Le Cna della Toscana, senza dichiararne le motivazioni, hanno comunicato ai sindacati la volontà di non applicare più ai dipendenti il contratto nazionale del terziario, ma di voler applicare quello delle comunicazioni artigiane, "che per i lavoratori significherebbe un peggioramento delle condizione economiche e normative, ma soprattutto il disconoscimento delle mansioni, del ruolo e delle professionalità che in quel contratto non trovano il giusto e corretto inquadramento e valorizzazione". Lo affermano i sindacati di categoria, in una nota.

"E' un atto molto grave volto - a loro avviso -, in realtà, a far pagare il costo della crisi e delle difficoltà delle Cna alle lavoratrici e ai lavoratori, che sono invece il valore aggiunto, la colonna portante dell'Associazione, come ben sanno gli associati. I 1.000 lavoratori e lavoratrici e le Organizzazioni Sindacali sono disponibili ad affrontare tutte le problematiche di equilibrio economico che in alcuni territori vengono poste, ma chiedono il rispetto del proprio lavoro attraverso il mantenimento del Ccnl del terziario. Scioperiamo il 22 maggio per il contratto e per il rispetto della nostra professionalità. Nell'occasione dello sciopero è in programma un presidio dalle ore 10 alle 13, di fronte alla sede della Cna a Firenze".