"Adesso parte la giusta, legittima e sacrosanta ricerca delle responsabilità, di quanti hanno contribuito al crollo dell'edificio, con la loro imperizia o peggio ancora con i loro presunti 'poco leciti' interessi. Sia fatta con severità senza cercare capri espiatori di qualsiasi tipo, ma non ci si dimentichi che il tema che pone la tragedia di Torre con il suo carico di dolore per la perdita di otto vite umane è la fatiscenza e usura del patrimonio abitativo di Torre e dell'intera area metropolitana di Napoli, della assenza di una programmata manutenzione e riqualificazione di esso". Ad affermarlo in una nota è Giovanni Sannino, segretario generale della Fillea Cgil Campania.

"Ci sono risorse, programmi annunciati di intervento, da Casa Italia al Fascicolo del Fabbricato, dal Piano Periferie al Progetto Sirena di Napoli - scrive il dirigente sindacale - ci sono incentivi e agevolazioni fiscali, dall'ecobonus al sisma bonus disponibili, intenti istituzionali previsti nel Patto per Napoli e in quello della Campania. E' possibile - si chiede Sannino - dare una sterzata alle cose, mettere insieme queste opportunità, poco o tante che siano, e passare ai fatti, ai progetti esecutivi dopo tanti annunci? Avviare una veloce e rapida mappatura della fragilità mettendo a lavorare tanti giovani laureati e diplomati individuare pezzi di territorio e intervenire per assicurare sicurezza e decoro?".  

"Solo così - conclude il segretario Fillea - si può onorare e dare un senso al martirio di chi ha perso la vita in modo così assurdo ed evitare di dover piangere e indignarsi alla prossima tragedia".