Aperto oggi (25 maggio) a Biella, il distretto laniero più importante di Italia, un convegno promosso dall'Unione Industriali della città al quale partecipano tutte le più importanti “firme” del settore:  da Paolo Zegna, vice presidente Confindustria, per l'internalizzazione, a Michele Tronconi, presidente del Sistema Moda Italia, a numerosi parlamentari italiani ed europei che hanno seguito negli anni la normativa sulla “tracciabilità”, provvedimento questo che nel tessile prevede l'obbligatorietà dell'etichettatura per i prodotti importati in Europa sul paese di origine, come recentemente approvato dal Parlamento europeo.

“Proprio da Biella nel luglio 2003 – ricorda Valeria Fedeli, presidente della Federazione sindacale europea del settore tessile-abbigliamento – partirono gli Stati generali dell'industria della moda – presenti i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil – che lanciarono l'iniziativa della tracciabilità e della trasparenza, e che – due anni dopo – ottenne un primo significativo riconoscimento dall'allora commissario europeo al Commercio estero, Peter Mandelson, che portò all'approvazione del regolamento in sede di Commissione europea”.

“Stiamo ancora aspettando – commenta la leader sindacale – che i governi di Germania, Inghilterra e del Nord Europa approvino la normativa, così che si possa definitivamente legiferare. Sarebbe questo un segnale serio di un'Europa che si costruisce davvero sull'economia reale – conclude la Fedeli – in risposta alla crisi della speculazione finanziaria, che tanto ha indebolito ed indebolisce le nasciture istituzioni europee”.