Sentiamo il dovere di comunicarle la grande preoccupazione dei lavoratori di Telecom per le conseguenze che l’emendamento sulla disaggregazione dei costi di affitto e manutenzione delle linee telefoniche all’ingrosso, può provocare sulla tenuta complessiva dell’occupazione nell’ex monopolista”. Comincia così la lettera unitaria che i segretari generali di Slc, Fistel e Uilcom hanno inviato oggi al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, chiedendo un incontro urgente, perché il governo sensibilizzi le forze politiche per la correzione della norma.
 
Le conseguenze della norma, introdotta in un mercato tra i più liberalizzati e concorrenziali dell’Ue – prosegue la lettera – rischiano da un lato di destabilizzare il mercato e il ruolo di indipendenza e autonomia dell’Agcom, e dall’altro di generare esuberi e confusione nella gestione della rete, con l’intervento di soggetti diversi, senza alcun controllo, e la proliferazione di sub-sub-appalti, che spesso nascondono, per la bassa marginalità, lavoro irregolare, evasione contributiva e fiscale e bassissimi livelli di qualità del servizio.”
 
Crediamo che il Governo non possa condividere questa norma, estranea alle liberalizzazioni, sottoposta a verifica di legittimità da parte della Commissione europea e che rischia di creare ulteriori disoccupati in un settore che ha già perso decine di migliaia di posti di lavoro”.