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Un processo lunghissimo: 140 udienze, sette anni e mezzo di dibattimento. Per il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009, dove persero la vita 32 persone, è arrivata oggi (martedì 31 gennaio) la sentenza di primo grado. Il Tribunale di Lucca ha condannato l’ex amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti a sette anni di reclusione, per lui l’accusa aveva chiesto una pena di 16 anni. Condannati a sette anni e sei mesi anche l’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia e l’ex ad di Trenitalia e Fs Logistica Vincenzo Soprano. Gli imputati sono 33 in tutto (tra persone fisiche e società), le accuse mosse sono state, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose.
Il 29 giugno di otto anni fa, alle ore 23,48, il treno merci 50325, partito da Trecate (Novara) e diretto a Gricignano (Caserta), deraglia subito dopo l’ingresso in stazione. Il convoglio è composto di 14 carri cisterna contenenti Gpl: il primo carro si rovescia su un fianco e si squarcia, facendo fuoriuscire il gas, che avvolgendo i binari e le abitazioni che si affacciano sulla linea ferroviaria. Dopo pochissimo l'aria satura di Gpl esplode, provocando un incendio di diverse centinaia di metri. Il bilancio complessivo fu di 32 vittime (di cui la maggior parte deceduta nelle settimane successive in seguito alle gravissime ustioni riportate) e 25 feriti.
Il procedimento giudiziario vede nel luglio 2013, quindi quattro anni dopo il disastro, il rinvio a giudizio di 33 fra persone fisiche e persone giuridiche. Nel novembre dello stesso anno si celebra la prima udienza: numerosi i capi di imputazione contestati, tra cui quelli di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza.
Nel settembre 2016, infine, i pubblici ministeri Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino avanzano le richieste di condanna (le più pesanti riguardano i 16 anni di reclusione chiesti l’ex amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti e i 15 anni per l’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia), oltre che risarcimenti milionari a Ferrovie dello Stato, Trenitalia, Fs Logistica, Gatx Rail Austria (la società titolare del carro che prese fuoco) e alle officine Jugenthal di Hannover (dove fu fatta la manutenzione dell'asse del vagone).