L’assemblea dei lavoratori Maran e R&S di Spoleto, tenutasi giovedì 2 luglio, congiuntamente alle organizzazioni sindacali della Fisascat Cisl e della Filcams Cgil di Perugia, ha respinto la proposta avanzata dalla società, in merito a un contenimento dei costi del lavoro per un periodo di 6 anni, con lo scopo di mantenere i livelli di competitività nei confronti delle aziende concorrenti, che usano in modo massiccio i contratti di collaborazione a progetto. L'assemblea ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di mantenere vivo il confronto con l’azienda.

"Purtroppo, il problema della competitività è una cosa che in parte esiste, visto che il governo ha pensato bene, con le norme sul Jobs Act, di mantenere i contratti a progetto nei call-center", si legga in una nota. Tuttavia, "non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori da una parte e non avere certezze per il futuro dall’altra". Per questo motivo i sindacati "sono disponibili a continuare il confronto con la direzione aziendale per avere chiarezza e trovare tutte le soluzioni possibili che non penalizzino i lavoratori ulteriormente e che siano in grado di mantenere competitivo il gruppo Maran".