Accenture, nulla di fatto all’incontro a Roma azienda-sindacati. Torna incandescente il clima tra i 262 lavoratori licenziati del call center, che domani mattina si riuniranno in assemblea per indire nuove forme di lotta. “L’incontro, per espletare la procedura, prevista dalla normativa sui licenziamenti collettivi, si è appena concluso. E le posizioni  sono rimaste distanti, l’azienda non ha fatto nessun passo indietro. A questo punto, ai prossimi incontri, che  diventano triangolari, partecipano le istituzioni, in vista della mobilità collettiva dei 262 operatori. L'appuntamento ora è per il 27 al Mise”, dichiara Rosalba Vella, della segreteria Slc Cgil Palermo.   

La sorte dei 262 lavoratori di Accenture resta appesa a un filo. Domani dopo l’assemblea in azienda si svolgerà un collegamento in diretta con Tv 2000, la televisione episcopale italiana. “Si parlerà dei casi  Accenture e Almaviva e del dramma che stanno vivendo i lavoratori, alcuni dei quali nei giorni scorsi, a Roma con i loro striscioni per protestare, sono stati ricevuti da Papa Francesco, che ha voluto conoscere la loro storia”, racconta Vella.

L’azienda ha comunicato che i locali di via Ugo La Malfa dovranno essere liberi dal 20 novembre. “Non escludiamo nuove forme di mobilitazione – dicono i sindacati –. Domani decide l’assemblea. Già stanno smantellando la sede, stanno portando via i server di Bt. Fino a domani gli operatori hanno libertà di accesso, ma non per lavorare. Nel frattempo, sappiamo che British Telecom ha spostato il traffico, ma nessuna delle aziende nazionali di call center sa ancora dove”.