«Subito una serie di interventi straordinari per mettere in sicurezza gli uffici postali più esposti al rischio rapina». Subito dopo l’ennesima rapina all’ufficio postale Lecce 7 in piazza Napoli a Lecce, il segretario generale della Slc Cgil Lecce, Salvatore Labriola, ha scritto al responsabile Area territoriale Sud 1 di Bari dell’azienda. «L’ultimo evento criminoso fa il paio con le vicissitudini patite dallo stesso ufficio postale e dall’ufficio postale 6, in via Benedetto Croce, entrambi più volte “attenzionati” dai rapinatori. Dotare gli uffici postali di adeguati sistemi di sicurezza è una misura improcrastinabile».

«Le rapine producono conseguenze anche gravi sulla psiche dei lavoratori coinvolti - ha proseguito il sindacalista -. Ecco perché presento la mia vibrata protesta per la scarsa considerazione che Poste Italiane riserva alla sicurezza dei propri dipendenti. Per scelte incomprensibili ha deciso di non installare ingressi di sicurezza adeguati che, anche se non esaustivi, possono rappresentare strumenti dissuasivi per le menti criminali e di conforto psicologico per i dipendenti», prosegue Labriola.

«Quando furono presi di mira i distributori automatici (Atm), sull’intero territorio nazionale furono prese decisioni anche impopolari e penalizzanti per la clientela, pur di arginare il fenomeno. Non voglio quindi pensare che Poste Italiane decida di attivare interventi duri solo per limitare le perdite di denaro, mentre poi sottovaluta la sicurezza e la salute dei lavoratori. I ritardi accumulati in materia di prevenzione rapine non è giustificabile, nemmeno da chi ritiene che gli uffici non abbiano necessità di porte d’ingresso autobloccanti controllate da videocamere comandate dall’interno, come del resto avviene in altri uffici postali e in ogni banca. Non è infatti un caso se i rapinatori scelgono proprio gli uffici di Lecce 6 e Lecce 7 per i loro colpi. Poste Italiane ha l’obbligo per legge di mettere in sicurezza gli uffici - osserva il segretario -, e non basta la formazione tra i dipendenti sui soli elementi comportamentali per evitare le rapine; piuttosto servono investimenti urgenti per dotare gli uffici postali di sistemi idonei di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini».