Un apporto concreto per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Lo chiedono a gran voce al governo i sindacati delle Marche, proponendo di estendere la cassa integrazione a tutti i lavoratori di tutte le aziende colpite dall'ultima ondata sismica.

Cgil, Cisl e Uil marchigiani, in una nota, propongono infatti all'esecutivo di incrementare il sostegno al reddito già previsto dal decreto 189 approvato dopo il terremoto del 24 agosto scorso. Inoltre consigliano ai lavoratori che si trovano nelle zone terremotate “di non interrompere il rapporto di lavoro” e di rivolgersi immediatamente al sindacato “per valutare assieme le più opportune iniziative”.

Il sostegno al reddito dovrebbe infatti, secondo i sindacati, riguardare i lavoratori di tutti i settori privati (industria, artigianato, terziario, agricoltura, appalti), compresi i dipendenti delle piccole imprese. “La copertura - poi - si dovrebbe estendere a tutte le tipologie contrattuali, compresi i lavoratori parasubordinati e autonomi, e dovrebbe essere retroattiva, a partire cioè dalla data dell’evento sismico”.

Ma la cassa integrazione dovrebbe essere anche garantita anche a coloro che, a causa del terremoto, non sono in condizioni di raggiungere il posto di lavoro. “Come organizzazioni sindacali - scrivono Cgil, Cisl e Uil - ci siamo attivate già dopo il 24 agosto, per affrontare i disagi creati dal sisma che coinvolgono più direttamente i lavoratori e i pensionati: garantire la continuità lavorativa, il sostegno al reddito o l’assistenza negli adempimenti amministrativi, sollecitare interventi che garantiscano l’attività scolastica, l’assistenza sociale e sanitaria, i trasporti, gli alloggi temporanei, attivare interventi di solidarietà”.

Tutte le sedi della regione Marche sono tra la'ltro a disposizione “per garantire assistenza negli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi che possano riguardare i lavoratori e i pensionati”. Continua infine la raccolta fondi attivata da Cgil Cisl e Uil nazionali, in collaborazione con alcune associazioni delle imprese, che verranno destinati ad interventi su servizi e strutture di pubblica utilità per le popolazioni colpite dal terremoto.

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