"In un momento in cui si parla di emergenza terrorismo, criminalità organizzata e ordine pubblico, i noti tagli alla sicurezza, oltre a colpire l’efficienza del sistema di tutela dei cittadini, sviliscono la stessa dignità degli operatori. Non basta la carenza di uomini, mezzi e tecnologie: siamo arrivati al punto che per evitare di mangiare con le mani, come accadeva in 'Miseria e Nobiltà', il sindacato deve farsi portavoce della forte protesta dei lavoratori di questo compendio, di ogni ordine e grado, che da diversi mesi denunciano la mancanza di posate all’interno della mensa del Polo anagnina. Tale carenza, oltre a creare disagio per la consumazione del pasto, rischia di provocare delle antipatiche discussioni tra la società di gestione e i fruitori". Così, in una nota, Antonio Patitucci, segretario generale del Silp Cgil di Roma e del Lazio.

"Inoltre, vorrei evidenziare – continua il dirigente sindacale – la precarietà in cui versano le attrezzature della mensa, ormai giunte al collasso: tre frigoriferi, di cui uno solo funzionante; una rete idrica di smaltimento acque di lavaggio/bollitura non sufficiente, con conseguente allagamento dei locali cucine ed eventuale pericolo per il personale che vi lavora; lavastoviglie obsolete, di cui una da rottamare; mancata presenza quotidiana di un tecnico termoidraulico, e così via".

"Nei mesi scorsi – aggiunge l'esponente del Silp – abbiamo sollecitato più volte l’amministrazione a risolvere l’increscioso problema, fino alla riunione dello scorso 19 dicembre: l'ufficio servizi tecnico-logistici aveva assicurato una rapida soluzione, ma, a tutt'oggi, nulla è accaduto. Sollecitiamo gli organi competenti a risolvere tempestivamente tali inaccettabili anomalie, in modo da permettere ai colleghi di consumare il pasto quotidiano in modo civile, ovvero con forchetta e coltello".