Caso Sigonella, il governo americano prende altro tempo. Il sindacato: "Rimaniamo al fianco di Cocuzza" 

 

 "Il governo americano ha ancora una volta preso tempo sul caso Cocuzza. Ci vorranno altri 15 giorni affinché Sigonella riprenda le fila del contenzioso con il lavoratore licenziato ingiustamente e rimettersi dunque in pari con la giustizia italiana, reintegrandolo nel posto di lavoro e coprendo economicamente i troppi anni che gli sono stati sottratti". A darne notizia in una nota sono Margherita Patti, segretaria generale della Filcams Cgil di Catania, Giacomo Rota, segretario generale della Camera del lavoro e Giuseppe Grillo, segretario provinciale Filcams Cgil 

La causa della posticipazione stavolta risiede in una motivazione tecnica: il cambio del legale che rappresenta gli interessi di Sigonella. "Ci conforta il fatto che in questa quarta occasione - continuano i tre sindacalisti - a Carmelo Cocuzza potrebbe essere riconosciuta la reale entità di quanto tocca al lavoratore. Con pazienza e costanza, rimaniamo a fianco di Cocuzza, nella piena convinzione che i diritti civili  vadano rispettati, senza cedere al peso dei grandi poteri".