“Gli appalti sono uno dei settori più delicati e complessi dal lato dei diritti e delle tutele dei lavoratori e sono diventati anche il sistema d’impresa più diffuso, dall’edilizia alla logistica, alla pubblica amministrazione, alla sanità, passando per il commercio e l’industria vera e propria”. Così Claudio Guggiari, segretario generale Cdl Siena ai microfoni di Italia Parla, la rubrica di RadioArticolo1, per commentare l’accordo siglato in materia di appalti, lo scorso 17 gennaio, tra Comune di Siena, sindacati confederali, Confindustria Toscana Sud, Ance, Confagricoltura, Coldiretti, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confcooperative, Cia, Api, Lega delle cooperative.

 

Il sistema vale il 15% del Pil, con migliaia di addetti impegnati, che al momento del cambio d’appalto si trovano senza più certezza del posto di lavoro e spesso devono combattere per mantenere le preesistenti condizioni di lavoro. "Con l’intesa, il Comune si è impegnato a inserire la clausola sociale in tutte le gare d’appalto, con l’obbligo di mantenere l’occupazione precedente per chi subentra nell’appalto medesimo. In secondo luogo, l’amministrazione locale sarà impegnata ad applicare a 360 gradi il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha sostenuto il sindacalista.

Inoltre, in particolare in edilizia, ci saranno dei punteggi di favore per chi inserirà sui luoghi di lavoro nel cambio d’appalto persone svantaggiate, e poi il Comune farà molta attenzione al tema della sicurezza per quanto riguarda l’aggiudicazione della gara, così come su qualità e condizioni di lavoro. "In tal modo, ci saranno sostanziali passi in avanti nel garantire al meglio i diritti dei lavoratori. Infine - è una nostra proposta -, nel protocollo si parla di dar vita a una white list delle imprese virtuose, che saranno premiate all’atto della partecipazione alle gare e dal punto di vista della legalità si potrà ridurre il rischio d’infiltrazione della criminalità organizzata”, ha rilevato il dirigente sindacale.

“Il tema delle gare al massimo ribasso è di grande attualità nell’ambito della legge quadro di riordino del nuovo Codice degli appalti. Con il nostro accordo, abbiamo sconfitto la logica che portava fino a un milione di euro la prassi del massimo ribasso. Le imprese locali hanno accettato la nostra proposta e si sono dette d’accordo nel creare una struttura d’impresa adeguata alla nuove norme, puntando su qualificazione, legalità, trasparenza e condizioni di lavoro”, ha precisato l’esponente Cgil.

Altro punto chiave dell’accordo, la responsabilità in solido dell’appaltante verso l’appaltatore, che poi è l’oggetto di uno dei due quesiti referendari della Cgil a sostegno della Carta dei diritti universali del lavoro. "Fra l’altro, il nostro protocollo obbliga il Comune a pagare direttamente l’appaltatore nel caso in cui l’appaltante ometta il pagamento di somme a debito ad esso dovute. Quindi, credo si sia fatto un bel tratto di strada in più per arrivare alla tutela in modo trasparente delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro di tutti coloro che operano negli appalti”, ha precisato ancora il leader della Cdl senese.

Poi una riflessione sul tema dei voucher: "Credo, purtroppo, che Siena si confermerà, in proporzione al numero di abitanti, come la provincia con il maggior numero di buoni venduti in Toscana, concentrati nei settori del turismo e dei servizi. Il combinato disposto tra appalti che mirano al profitto a scapito dei diritti dei lavoratori e di voucher venduti a profusione fanno comprendere bene quanto ci sia bisogno della Carta dei diritti per un diverso modello di sviluppo, e come l’intesa che abbiamo sottoscritto a livello locale vada proprio nella direzione tracciata dal nuovo Statuto dei lavoratori Cgil”, ha concluso Guggiari.