“La Sielte è stata condannata dal Tribunale del lavoro di Modena a reintegrare il lavoratore che, dopo uno sciopero, era stato licenziato per rappresaglia”. Lo afferma in una nota Laura Spezia, della Fiom Cgil nazionale. “Preoccupa – aggiunge la sindacalista - il clima sempre più diffuso di intimidazione che le imprese costruiscono contro i lavoratori che esercitano il diritto costituzionale di sciopero, garantito dalla nostra Costituzione. La decisione assunta dal Tribunale di Modena si qualifica, invece, come corretta e esemplare”.

Il gruppo ha oltre 2.000 dipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale ed è leader nel settore delle installazioni telefoniche.“Da tempo - prosegue la nota - che l'azienda mette in essere comportamenti irrispettosi nei confronti dei lavoratori, dei diritti e delle leggi esistenti, e rifiuta un confronto serio con il sindacato sugli strumenti utili a tutelare il lavoro e i lavoratori, agendo in modo discriminatorio e antisociale. Per queste ragioni, venerdì il 23 luglio si terrà uno sciopero generale di tutta la Sielte con manifestazione nazionale, a Roma, presso la sede centrale della società.”