La gestione del servizio idrico in via temporanea a una società pubblica che affitta le maestranze di Aps (Acque potabili siciliane), con l’impegno economico e normativo diretto della presidenza della Regione Sicilia, che dovrà emanare un’ordinanza. E’ la soluzione per gestire la fase transitoria individuata ieri a conclusione di una giornata di mobilitazione e protesta di sindacati, lavoratori e sindaci dei comuni sotto la presidenza della Regione e sotto l’Ars.

Il percorso giuridico definito - scrive in una nota la Filctem Cgil di Palermo - rappresenta una soluzione temporanea, della durata di circa 6 mesi, che consentirà di scongiurare i rischi nell’erogazione del servizio e di attendere il varo della legge di “Disciplina in materia di risorse idriche”, attualmente in itinere nelle commissioni.

Il programma prospettato dall’assessore Nicolò Marino, che richiede adesso un’ordinanza da parte del presidente della Regione, sarà presentato lunedì all’assemblea dei sindaci dei 52 comuni, che si riuniranno presso la sede della Provincia. “Con le iniziative di mobilitazione e il coinvolgimento diretto dei sindaci siamo riusciti a sensibilizzare e a convincere le istituzioni nel ricercare con successo una soluzione per il periodo transitorio – dichiara il segretario della Filctem Cgil Franco Lannino - Adesso dobbiamo pretendere che la legge in discussione preveda espressamente la salvaguardia dei lavoratori che gestiscono il servizio idrico integrato nelle aziende private e che il numero dei Sub Ambiti, unici ed esclusivi titolari del servizio idrico, sia definito inderogabilmente dalla legge affinché sia annullata la frammentazione e conseguito un uso equilibrato e sostenibile del territorio, da costruire con il bilanciamento di ciascun sub ambito fra risorsa idrica disponibile e domanda idrica prevista. Unico presupposto che puo’ contenere i costi della bolletta pagata dai cittadini”.

I sindacati hanno incontrato ieri la 4° commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, presenti il presidente Giampiero Trizzino. E successivamente si è svolto un confronto al quale hanno partecipato il governo regionale rappresentato dall’assessore Nicolò Marino, numerosi deputati regionali e sindaci della Provincia di Palermo, il commissario della Provincia di Palermo Domenico Tucci e la segreteria dell’ATO e della Provincia, i curatori fallimentari di APS, una rappresentanza Aziendale e le organizzazioni sindacali.

“Dalle dichiarazioni dell’assessore Marino è emersa la decisione della Regione di non consentire la parcellizzazione del servizio idrico e la presa d’atto dell’ impossibilità sancita dalla legislazione che i singoli Comuni possano gestire il servizio idrico integrato – aggiunge Lannino - La riunione si è chiusa con il parere unanime che sia necessario un intervento normativo ed economico direttamente da parte del Presidente della Regione. L’assessore Marino e lo staff legale devono adesso verificare sotto il profilo tecnico-giuridico le soluzioni prospettate”.