Rimane alto il pressing dei sindacati nella vertenza dei 16.000 addetti ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane, che prenderanno parte il 19 novembre a Roma alla manifestazione promossa da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, università e ricerca in piazza Bernardino da Feltre. Le tre sigle, dopo una valutazione necessaria sugli elementi di criticità sollevati dalla commissione di Garanzia, hanno ritenuto opportuno sospendere temporaneamente lo sciopero già indetto, per riprogrammarlo alla luce dell’esito della manifestazione del 19 novembre.

L’iniziativa sindacale è stata indetta contro la mancata convocazione del tavolo politico previsto dalle intese governative, su cui il Miur aveva confermato la disponibilità in occasione della manifestazione nazionale promossa dai sindacati a Roma lo scorso 11 settembre. Il dicastero si era impegnato ad avviare entro tre settimane un confronto specifico, finalizzato a individuare le soluzioni da adottare per la stabilizzazione dei 16.000 lavoratori coinvolti, tra cui l’ipotesi dell'internalizzazione del servizio, annunciata da esponenti del governo e oggetto della risoluzione approvata nelle scorse settimane in commissione Cultura, impegnando l’esecutivo a stabilizzare i suddetti lavoratori precari che hanno prestato servizio nel settore.

I confederali di categoria ritengono non più rinviabile il confronto con la compagine governativa per avviare il confronto sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, con la previsione di risposte certe per tutte le migliaia di addetti che da oltre vent'anni vivono in uno stato di precarietà e in molti casi sottoposti al ritardo o al mancato pagamento dei salari già ai limiti della sostenibilità.

Le organizzazioni sindacali auspicano che "l’annunciato processo di internalizzazione sia effettivamente attivato, ma dovrà inderogabilmente coinvolgere tutti i 16mila addetti, non uno di meno. Se non giungeranno risposte soddisfacenti a seguito della manifestazione del 19 novembre verranno messe in campo nuove e più importanti iniziative per ottenere le risposte dovute ai lavoratori che ad oggi hanno solo una certezza: a giugno 2019 termineranno i contratti di appalto".