“Innalzare l'obbligo scolastico a 18 anni e riordinare i cicli scolastici sono proposte che la Cgil rivendica da tempo, ma mai comparse nei programmi del governo. Ci auguriamo diventino quindi un punto concreto del programma politico”. Così il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra ha commentati le parole del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli.

Ieri (22 agosto), al Meeting di Cl, Fedeli aveva infatti affermato: “Io sarei per portare l’obbligo scolastico a 18 anni perché un’economia come la nostra, che vuole davvero puntare su crescita e benessere, deve puntare sull’economia e sulla società della conoscenza così come peraltro ci viene dall’ultima Agenda Onu 2030 sottoscritta anche dall’Italia”.

Per far ciò, secondo il ministro, servirebbe  però, “una rivisitazione complessiva dei cicli da un punto di vista della qualità dei percorsi didattici interni”. Se si punta su questo, ha detto, “si deve sapere che il percorso educativo e e formativo, che non smette mai nel corso della vita, ha comunque bisogno di avere una più larga partecipazione possibile, almeno fino a 18 anni, poi per percorsi anche diversificati del liceo, degli istituti tecnici professionali”.

Per la Cgil, quindi, “se l'intenzione dichiarata dal ministro sarà confermata e diverrà tema di ampio confronto con la società civile e il mondo della scuola, saremo di fronte a una vera e propria svolta positiva per un sistema educativo capace di fronteggiare - conclude - le sfide poste dalla società della conoscenza e dell'innovazione continua”.