“La sfida del lavoro necessita di basi solide, indispensabili per affrontare i cambiamenti del lavoro, la sua innovazione, ma anche la sua discontinuità. Per questo occorre innalzare il livello d’istruzione, dare vita a un vero apprendimento permanente e portare l’obbligo scolastico a 18 anni”. A dirlo è la segretaria confederale Cgil Gianna Fracassi, intervenendo stamani a Roma al convegno “Scuola Lavoro, le chiavi del futuro” organizzato da Cgil e Flc Cgil.

Per Fracassi la scuola deve cambiare, attuare una “rivoluzione”, ponendosi “grandi obiettivi, su cui piegare riforme e risorse”. Secondo l’esponente Cgil la questione più urgente è l’innalzamento del livello d’istruzione, necessario per “acquisire quelle competenze che ci rendono pronti per il lavoro, oltre che cittadini consapevoli”. Ma bisogna anche “affrontare la disuguaglianza nell’accesso al sapere, sconfiggere la piaga della dispersione scolastica, garantire il diritto allo studio”.

Sul punto specifico del diritto allo studio, Fracassi ha aggiunto che “ci giungono segnali di difficoltà, da parte delle famiglie impoverite dalla crisi, di sostenere non solo il percorso universitario, ma ormai anche il normale percorso di istruzione”. Bisogna quindi, conclude la segretaria confederale Cgil, “garantire la gratuità dell’intero percorso scolastico, superando le incertezze sulle risorse che si ripropongono ogni anno”.