Le spese scolastiche pesano sul bilancio familiare tanto che una famiglia su due ricorrerà ai libri usati . E' quanto emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio mensile Findomestic relativa al mese di agosto sui beni durevoli, che fa il punto della situazione in vista dell'inizio delle lezioni. Secondo la rilevazione – riportata dall’agenzia Adnkronos - le cifre che saranno chiamate a spendere le famiglie italiane vanno da 494 euro di spesa, per un figlio, a 642, nel caso in cui i figli siano due o più; in media, 548 euro, con un picco di 716 per chi ha figli che frequentano il liceo.

Il 57% degli intervistati che hanno figli, in particolare, ha la percezione che i costi per libri di testo, cancelleria e abbonamenti ai mezzi pubblici siano incrementati e il 28% dovrà attingere ai propri risparmi o ad aiuti esterni per far fronte alle spese scolastiche. Non è un caso pertanto se sale al 47% la quota di quanti fanno ricorso ai libri usati, per contenere la voce di costo più rilevante, ovvero quella che per l'appunto fa riferimento ai volumi di testo. Una famiglia su due, in altre parole.

Al fronte delle famiglie si aggiunge quello del lavoro, caratterizzato da una "situazione di grande incertezza". Questa l'opinione del segretario del sindacato Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, secondo il quale, in assenza di interventi da parte del governo, si prospetta un autunno "molto complicato", "incandescente per la situazione dei precari", con rischi di "conflitto nelle scuole". Il 12 settembre gli studenti hanno indetto la loro mobilitazione, il 21 toccherà ai precari e il 20 ottobre sciopera il personale della scuola aderente alla Cgil, che promette "una grande manifestazione nazionale a Roma".

“I problemi - spiega Pantaleo - sono numerosi, a partire dal concorso per i docenti e la conseguente protesta dei precari, e le difficoltà per il personale Ata: "Tutto è bloccato in attesa del decreto" afferma il sindacalista. Le aule "restano sovraffollate, con 30-35 studenti per classe", mentre gli edifici scolastici sono sempre piu' fatiscenti. Incertezza anche per l'applicazione dell'autonomia scolastica, considerata la mancanza di risorse; infine la "difficilissima condizione salariale" del personale. "Tutti problemi immediati e molto concreti - conclude Pantaleo - a fronte di una politica di annunci del ministro Profumo, che ancora non ha fatto nulla per rimediare alla devastante politica del predecessore Gelmini".