"E’ riuscito tra le lavoratrici ed i lavoratori bolognesi pubblici e privati lo sciopero indetto dalla Cgil nazionale in occasione della giornata europea di mobilitazione e di lotta per il lavoro proclamata dalla CES". Lo afferma in una nota la Cgil di Bologna che parla di migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione che, partita alle ore 9 da Piazza dei Martiri, ha sfilato per via Marconi per concludersi in Piazza Malpighi. Il corteo che si apriva con le delegazioni metalmeccaniche delle più significative aziende in crisi, ha visto la confluenza,all’altezza di Via Lame, con il corteo della Rete dei Collettivi degli studenti medi.

Quattro gli oratori che si sono alternati sul palco in Piazza Malpighi: Alberto Franchi, delegato metalmeccanico della Bredamenarini, Giacomo Gualandi del Coordinamento Studenti Medi e presidente della Consulta Scuole bolognesi, Juan Sifre Martinez, della Segreteria delle Comisiones Obreras Pais Valencia. Ha concluso Danilo Barbi, della Segreteria nazionale Cgil.

Per Juan Sifre Martinez: "Contro le politiche di austerità, utilizzate come pretesto per tagliare i diritti, le garanzie collettive, lo stato sociale, non è vero che non si possa far nulla. E’ possibile opporsi. Noi lo stiamo facendo". E ancora per il rappresentante valenciano: “Una giornata di azione europea, di scioperi e manifestazioni, non è importante per fare numeri perché essa cambia il significato di ciò che facciamo. Ma dobbiamo agire uniti. Perché ci stiamo giocando il futuro, la vita e abbiamo ragione da vendere per farlo”.

Il tema delle lotte e della solidarietà tra i lavoratori europei è riecheggiato anche nell’intervento di Danilo Barbi che ha concluso la manifestazione. “L’austerità non funziona – ha detto l’esponente della Segretaria nazionale della Cgil – l’Europa deve cambiare struttura e politica. Servono investimenti pubblici fuori dal patto di stabilità. Bisogna costruire un’alternativa in Europa ed in Italia – ha continuato Barbi – ed in particolare, per il nostro paese, ha sottolineato l’aumento della disoccupazione dal 6 all’11%, l’esplosione della Cassa Integrazione, il PIL in caduta libera, il calo del potere d’acquisto delle famiglie del 10%. Tutto questo – ha detto Barbi – è anche però responsabilità dell’attuale Governo”. Nel ribadire che la Cgil non firmerà l’attuale impianto proposto dal Governo sulla produttività, e cercherà di impedire che questo divenga “un accordo anche solo separato”, Barbi ha preannunciato per febbraio prossimo “la proposta Cgil di un nuovo Piano del Lavoro”. “Ci vuole un nuovo new deal dei beni ambientali, dei beni sociali e dei beni culturali e l’istituzione di una banca pubblica che finanzi l’innovazione industriale” ha concluso Barbi.

Per quanto riguarda l’adesione allo sciopero, questi sono i dati resi noti dalla Cgil bolognese.

Settore metalmeccanico
GD 70%, Bonfiglioli 75%; Ima 70%, ALSTOM 85%, Bredamenarinibus 90%, 3F Filippi 80%, KPL 90%, Lamborghini Auto 90%; Titan 90%; Selcom 70%, Motori Minarelli 70%, Ceam 90%, Ducati Motor 50%.

Settore chimico-tessile-energia

La Perla 90%, Plastod 90%; COC 70%, Redi 70%, Hera Spa 80%

Settore costruzioni-legno
Tecnoform 95%, Coop.Costruzioni 70%, Gazzotti 60%, Consorzio Coop.Costruzioni 55%, CLF 70%, Cantiere Lotto 5° scarl 45%, Cantiere Lotto 5B scarl 40%,

Settore agro-alimentare
Granarolo 65%, Felsineo 80%, Fabbri 70%, Alcisa 65%, Coind 50%, Apofruit 75%, Montenegro 50%, Segafredo 80%

Settore commercio-terziario-servizi-grande distribuzione
Axitea 85%, Ikea Deposito 75%, Gruppo Coin 30%, Brenntag 50%, CUSB Bologna 70%, Furla 50%, Coop.Adriatica 65%

Settore grafico-editoriale-telecomunicazioni
Telecom rete fissa 80%, Poligrafici Il Borgo 90%, Silicart 80%, Vodafone 50%, Floriani Astucci 80%, Wind 50%, Telecom 50%
Settore Assicurazioni
Gruppo Unipol 40%

Settore della Funzione Pubblica
Comune Casalecchio di Reno 46%, Comune Zola Predosa 54%, Unione Reno Galliera 49%, Cadiai 65%, Comune Bologna circa il 40% (dato riferito al turno mattutino), Hera (settore Igiene ambientale) sopra il 50%, Ragioneria territoriale dello Stato 32% Inpdap 29%

Settore trasporti
ex ATC ed ex FER non coinvolti dallo sciopero.
OGR 55%, OML 51%, ONAE 53%, Magazzino Approvvigionamento FS 53%, MTN SAVES 30%, SDA 50%, DHL 30%

Settore scuola
Media del 40% in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Punte oltre 80% nei licei e negli istituti tecnici e commerciali.