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“Un'adesione media allo sciopero generale Cgil e Uil superiore al 60%, con una partecipazione nelle cinquantaquattro piazze di oltre 1,5 milioni di persone”. In una nota Cgil e Uil esprimono “forte soddisfazione per la piena riuscita dello sciopero generale promosso per oggi con le parole d'ordine 'Così Non va!', che da Nord a Sud, attraversando tutti i settori, pubblici e privati, ha registrato un'adesione altissima, con una media superiore al 60%. Un andamento positivo ovunque, non solo quindi nei grandi complessi industriali, nei diversi settori della Pubblica amministrazione e nel segmento dei trasporti, ma anche laddove il lavoro è frammentato e precario, come nei servizi e nel commercio, dove la media si assesta anche qui intorno al 60%”.
Uno sciopero che “pur cadendo in un periodo di forte disagio sociale, e di una perdurante grave crisi economica, ha segnato nelle piazze una grandissima partecipazione, segno di una volontà di cambiamento, vera e positiva. Nelle cinquantaquattro piazze più di un milione e mezzo tra lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, precari e tantissimi studenti, hanno oggi manifestato per chiedere al Governo e al Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro nel varo dei decreti attuativi e di intervenire nella legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e la creazione di nuova e buona occupazione. Una giornata straordinaria, di protagonismo assoluto del mondo del lavoro che, riprendendosi la scena, segna un passaggio cruciale della mobilitazione contro le scelte sbagliate del governo, per un cambiamento vero”.
Particolarmente significativi i dati sulle adesioni nel settore industriale. Dai dati forniti dalla Cgil è risultata, infatti, una media di adesione del 70,2%, con punte spesso anche del 100%. Dai numeri diffusi dal dipartimento di organizzazione del centro confederale Cgil risulta che alla Michelin (350 addetti) e alla Pirelli (1.210 addetti) di Settimo Torinese si registra il 100% di adesione, sempre a Settimo Torinese l'adesione alla Oreal è del 98% su 400 addetti. Alla Luxottica (600 lavoratori) di Lariano Po, sempre in Piemonte, l'adesione è al 60%. Alla Marcegaglia, la sede centrale di Mantova, l'adesione è di oltre l'80%. A Genova alla Selex Se (2.000 addetti) l'adesione è del 60% mentre alla Fincantieri di Sestri Ponente (550 addetti) siamo all'84,9%. All'Ilva su 1.750 addetti lo sciopero è del 90% mentre ad Ansaldo Energia su 2359 addetti il 70% dei lavoratori ha incrociato le braccia. Alla Aster, sempre a Genova, su 393 addetti siamo al 71,2%. Al Nuovo Pignone di Firenze su 2.990 addetti l'adesione è del 78,8% mentre alla Sammontana di Empoli siamo ad un'adesione pari 96,4% su 700 dipendenti. A Bologna alla Teconforni (220 addetti) siamo al 95%, alla Coop Costruzioni (450 addetti) al 75%.
Alla Menarini de L'Aquila su 107 addetti l'adesione allo sciopero è del 99%. Ad Ancona alla Fincantieri siamo 56,4% di adesione su 532 addetti mentre ai Cantieri Crn (297 addetti) l'adesione è del 94,9% mentre ai Cantieri Isa (106 addetti) siamo al 98,1%. A Terni alla Ast l'adesione è del 70% su 2400 addetti, mentre alla Perugina di Perugia si è sfiorato il 100%. Alla Melluso in Campania l'adesione è del 76% mentre alla Prysman è del 100%. A Potenza alla Italtractor la percentuale di adesione allo sciopero è del 75% su 300 addetti. A Matera alla Italcementi l'adesione è del 70% mentre alla Natuzzi (186 lavoratori) l'adesione è totale, il 100%. All'Ilva di Taranto su 11.800 siamo a circa il 60% di adesione così come all'Alenia di Foggia dove sono impiegati 1000 lavoratori. A Gioia Tauro, i 42 addetti continuano lo sciopero della fame, l'adesione è del 100%. Infine c'è anche un dato generale che riguarda la Barilla dove la media di adesione allo sciopero nei suoi stabilimenti è del 60%.
Molto alte anche le adesioni nei trasporti su tutto il territorio nazionale. Lo riferisce la Federazione dei Trasporti della Cgil al termine delle fasce di sciopero in quasi tutti i settori, sottolineando che “nel trasporto aereo dove si è scioperato dalle 10 alle 18 sono notevoli le cancellazioni in tutti gli aeroporti. Sono 250 (circa il 50%) complessivamente i voli Alitalia cancellati preventivamente e nel corso della giornata a Fiumicino e circa 100 quelli delle altre compagnie negli scali romani, compreso Ciampino. In Lombardia oltre 250 i voli cancellati tra gli scali di Linate, Malpensa e Orio al Serio. Voli in cancellati in arrivo e partenza anche a Cagliari, Bologna, Venezia ed fino al 90% le adesioni del personale degli aeroporti non comandato”.
“Nel trasporto ferroviario - riferisce la Filt Cgil - non hanno circolato oltre il 50% dei convogli non garantiti, in programma dalle 9 alle 16. Adesioni alte, in diverse località con punte fino all’80% anche nelle officine della manutenzione rotabili, nella manutenzione infrastrutture, negli uffici e nelle biglietterie. Sono numeri di adesioni alti - evidenzia la Filt- al netto delle difficoltà per il colpevole ritardo con cui è stata ritirata ieri dal Ministero dei Trasporti la precettazione che avrebbe impedito oggi a tutti i ferrovieri di partecipare allo sciopero”.
“Lo sciopero - prosegue la Filt - ha registrato una notevole adesione anche nel trasporto pubblico locale, a Roma, ferme dalle 9 alle 17 le tre linee della metropolitana, le ferrovie concesse Roma Lido e Roma Giardinetti, forti rallentamenti sulla Roma Viterbo e circa il 55% dei bus in città ed il 50% dei collegamenti extraurbani; a Torino, dove la protesta prosegue fino alle 20, stop a circa l’80% dei bus ed è tuttora chiusa la metropolitana; a Genova si sono fermati fino alle 17 il 95% dei bus; a Venezia stop fino alle 16.30 a circa il 50% dei vaporetti; a Bologna fermo fino alle 16.30 il 98% dei bus; a Bari fermi 70% bus; a Napoli ferme fino alle 17 la linea 1 della metropolitana, le quattro funicolari, quasi tutti i collegamenti extraurbani con l’hinterland ed il 50% dei bus, a Cagliari si sono fermati il 50% dei bus. In tutte le città lo sciopero si è tenuto nel rispetto della legge sui servizi pubblici e con la garanzia dei servizi minimi essenziali previsti. Alle 19 inizia lo sciopero a Milano per consentire lo svolgimento del presidio pomeridiano in ricordo delle vittime della strage di Piazza Fontana”.
“Negli altri settori - informa infine la Filt - adesione totale al terzo turno, iniziato alle 13, dei lavoratori del porto di Gioia Tauro, praticamente ferme le attività del porto di Genova con adesioni fino al 90% al terminal VTE di Voltri e le attività e le navi in partenza ed arrivo nei porti di Napoli, Venezia e Ravenna. E’ rimasta bloccata attività dell’interporto di Bologna nello scarico delle merci che serve il centro nord Italia; praticamente”.
LA GIORNATA
Piazze strapiene ovunque. Decine e decine di migliaia di persone a Torino e a Roma. A Milano, Piazza della Loggia e Piazza del Duomo colme, tanti lavoratori e lavoratrici, giovani e pensionati hanno sfilato pacificamente consegnando al Governo un messaggio chiaro: cosi' non va. Alle manifestazioni regionali di Brescia e di Milano sono arrivate nutrite delegazioni da tutti gli altri territori della regione. Due lunghi cortei hanno attraversato le strade cittadine per confluire in Piazza della Loggia a Brescia e in Piazza Duomo a Milano, dove prima dei comizi conclusivi e' stato letto lo stesso testo di commemorazione delle vittime di Piazza Fontana, in occasione del 45 anniversario della strage, nel quale si lancia ancora una volta un appello affinché ‘venga fatta giustizia e piena luce su due attentati per i quali nessuno ha ancora pagato’. Più di 50 mila sono scesi in piazza a Napoli: lavoratori, giovani, immigrati, pensionati. Un fiume pacifico e colorato ha invaso le strade del centro della città fino a Piazza Matteotti dove si sono svolti i comizi.
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aggiornato alle 19:02