Cantiere fermo e adesione al 100% allo sciopero unitario di 3 ore di mercoledì 29 aprile proclamato dai sindacati dei metalmeccanici nel sito Fincantieri di Marghera. "Partecipazione molto sentita - ha commentato Antonio Silvestri (segretario generale della Fiom Cgil di Venezia) - Leggiamo sui giornali che l'utile dell'azienda si aggira sui 37.5 milioni mentre in fabbrica si parla di arrivare alla fine del mese". "Nell'ultima busta paga - continua Silvestri - sono stati sottratti in media 100 euro, una situazione insostenibile per molti lavoratori". " Penso che sia il momento che il Governo si assuma le proprie responsabilità visto che è l'azionista di maggioranza di questa azienda. Chiediamo di intervenire su questa deriva alla quale stiamo assistendo, valutando gli strumenti per chiudere positivamente la vertenza che i vertici di Fincantieri stanno portando avanti con incredibile arroganza. In più chiediamo che finalmente si metta mano sulla diffusa illegalità che regna nella cascata dei subappalti. La Fiom lo sta denunciando da tempo"

Dello stesso tenore l'intervento di Bruno Papignani, coordinatore nazionale Fiom per Fincantieri. "Anche nei momenti di dissenso forte, non mi sono mai imbattuto in un gruppo dirigente come quello di Fincantieri, che invece di ricercare soluzioni, chiude tutte le porte e sceglie con chi deve parlare, riproponendo la solita litanìa che per salvare l'immagine diffusa di un gruppo dirigente non proprio trasparente, ha bisogno di portare a casa princìpi". "Per quanto ci riguarda, vogliamo un accordo che sia utile a tutto il gruppo e ai lavoratori. Su queste basi, ribadiamo la nostra più ampia disponibilità a negoziare le nostre richieste. Anche le azioni di lotta di oggi, che hanno coinvolto i cantieri della Liguria, di Castellammare di Stabia e Marghera, vanno nella direzione di tentare di sbloccare un negoziato impostato in modo sbagliato da Fincantieri", aggiunge il dirigente sindacale.

Dopo la sospensione del confronto tra azienda e sindacati sul rinnovo del contratto aziendale, la ripresa delle trattative è prevista per l'11 maggio. Intanto nei cantieri si continua a scioperare e alle 12 ore di astensione dal lavoro proclamate a livello nazionale se ne sono aggiunte già altre 6.