Lo sciopero della Cgil nel mirino dei giornali vicini al centrodestra. 'Il Giornale', sotto un titolo a tutta pagina "L'euro affoga, la Cgil sciopera", pubblica l'editoriale del direttore Vittorio Feltri che giudica positivamente il fatto che Cisl e Uil prendano le distanze dai "fossili ideologici", il che dimostra che "non tutto il mondo del lavoro è ancorato a vecchi schemi proletari". E questo sciopero non è che "il colpo di coda di un bestione ferito e destinato a morire di conservatorismo".

Il direttore di 'Libero' Maurizio Belpietro, nel commento sotto l'apertura a tutta pagina con il titolo 'Lo sciopero rende poveri', lamenta invece che il disastro finanziario "non ha indotto il principale sindacato a modificare la propria linea" ma "l'attivismo del sindacato più organizzato e litigioso del continente non è però garanzia di particolare tutela degli interessi dei lavoratori", visto che "continuiamo ad avere gli stipendi tra i più bassi d'Europa".

Per 'Il Foglio', infine, nella pagina degli editoriali, sotto il titolo "Povera alternativa", si legge: "Se dalle file dei democratici non verranno voci dissonanti e chiare, sarà lecito pensare che in quel partito si può dire di tutto, ma all'atto pratico si è tutt'ora succubi di una specie di cinghia di trasmissione al contrario, che va dalla Cgil al Pd".