“Anche da Crotone, e dalle piazze della Calabria, i lavoratori della Cgil, e anche degli altri sindacati confederali, dicono che con la manovra di Totò e Peppino e con il Governo dei dilettanti allo sbaraglio l’Italia è destinata al fallimento. Per cui, prima Berlusconi libera il politico dalla sua presenza ingombrante e meglio sarà per il futuro dell’Italia”. E' quanto affermato dal sindacalista della Fiom Cgil, Fausto Durante, nel corso del suo intervento al Comizio di Crotone. Nell’immediato, ha aggiunto Durante, “lo sciopero della Cgil chiede un cambio radicale della manovra. Questa è l’unica condizione affinché i mercati e l’Europa tornino ad avere fiducia nel nostro Paese”. Inoltre, secondo il sindacalista della Fiom, “l’adesione allo sciopero di tanti militanti e iscritti di Cisl e Uil lancia un messaggio preciso anche a Bonanni e Angeletti. La smettano di inseguire le sirene che vengono da un Governo squalificato ed impopolare e tornino all’impostazione dell’accordo unitario del 28 giugno, respingendo i tentativi di manomissione operati da Sacconi. Dalla Calabria viene poi anche una richiesta aggiuntiva: il Governo e il Parlamento - ha concluso Durante - tornino ad occuparsi del Mezzogiorno che è il vero grande assente in questa sciagurata manovra”.