Consistente adesione allo sciopero da parte dei metalmeccanici della provincia di Milano. Secondo le stime della Fiom, hanno aderito all'iniziativa della Cgil il 100% dei dipendneti della Jabil di Cassina de Pecchi (dove prosegue il presidio permanente), il 90% della Cinemeccanica di Milano, l'80% tra gli oltre 1200 lavoratori della Electrolux di Solaro, dellla Bcs di Cusago, della Cimbali di Gaggiano, della Eurotranciatura di Bollate, della Greif di Melzo, alla Lobo di Cornaredo, alla Nacco di Masate. Hanno registrato adesioni tra il 75 e il 70 % la Alstom Ferroviaria, la Alstom Power di Sesto San Giovanni, la Microfusione di Pieve, la Ansaldo Sistemi Industriali, la Weir Gabbioneta di Sesto, la Kone di Pero e la Colgar di Cornaredo.

"Le lavoratrici e lavoratori - si legge in una nota della Federazione dei metalmecanici di Milano - in grande maggioranza già penalizzati da lunghi periodi di cassa integrazione e da pesanti processi di ristrutturazione, non solo hanno incrociato per 8 ore le braccia ma hanno manifestato, con la consapevolezza e la passione che li caratterizza, il proprio 'no' a una manovra che cancella i diritti di tanti per mantenere i privilegi di pochi".

"Il contratto – prosegue la nota -, quello che vogliono distruggere, è lo strumento che unifica, che garantisce i diritti a tutti, giovani e meno giovani, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, è lo strumento con cui cercare di dare garanzie e un salario dignitoso anche ai troppi precari”.

“Le lavoratrici e i lavoratori non sono certo responsabili della crisi ma la stanno subendo – è il commento di Maria Sciancati, segretario generale Fiom Milano - hanno sempre pagato e continuano a pagare: è sulla loro pelle che si devono raggiungere i 'saldi di bilancio'? Adesso basta. Basta con l’ingiustizia, basta con le norme anticostituzionali, giù le mani dall’articolo 18 e, per quanto ci riguarda, avanti nella mobilitazione per riconquistare il contratto nazionale di lavoro”.