“Dobbiamo cambiare radicalmente le politiche economiche e sociali di questo governo, dobbiamo recuperare voce e peso alla rappresentanza delle ragioni del lavoro. Su questo siamo tutti uniti. Abbiamo punti di vista diversi sul come farlo. E’ qui che occorre sciogliere le ambiguità che finora hanno pesato nella nostra discussione interna, provando rispondere a due interrogativi: chi interpreta la confederalità? Con quali strumenti agisce la relazione politica? ”. Così Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, ha aperto il seminario dal titolo “Contrattare”, in corso di svolgimento al Centro Congressi Frentani, che vedrà il gruppo dirigente degli edili a confronto con altre categorie, Filt, Filctem, Filcams, Nidil, e la confederazione, rappresentata dal segretario generale Susanna Camusso, il cui intervento è previsto per le ore 13 di mercoledì 1 aprile.
 
Per Schiavella occorre una “politica di alleanze sociali, ma esse non possono dar luogo a pericolose evoluzioni che, al di là dei giochi di parole e sofismi, trasformerebbero il sindacato in soggetto politico organizzato a sé stante, trascinandolo su un terreno che non è il suo". Su quali strategie e quali strumenti usare "è invece ora che ci sia una discussione vera tra noi - ha detto ancora Schiavella - rispettosa delle opzioni in campo, che paiono chiaramente alternative fra loro. Su questo occorre misurarci: fra chi ritiene prioritaria la strada del movimentismo e delle alleanze sociali a tutto tondo e chi pensa invece che esse vadano costruite partendo dalla centralità del lavoro e, quindi, della contrattazione. Noi, come noto, siamo perché dal lavoro e dalla contrattazione si debba partire”.

Per il numero uno della Fillea è sbagliato prendere “scorciatoie, come quella di dare una evoluzione partitica alle istanze sindacali, o quella di assegnare al sindacato un ruolo generico ed indistinto di aggregatore di variegate formazioni sindacali” ma occorre rafforzare “il radicamento del sindacato laddove sono le nostre radici, cioè il lavoro, con lo strumento giusto, cioè la contrattazione. E rafforzare il lavoro non può prescindere dalla necessità di consolidare l’unità tra Cgil Cisl Uil, una scelta che per noi è strategica per poter avviare e concludere la prossima stagione contrattuale", ha concluso Schiavella.