"In Sardegna si continua a cancellare quel poco lavoro che c'è, mentre quel poco di lavoro che si crea è all'80% dei casi precario. Aumenta la disoccupazione giovanile, arrivata al 40% in tutta la regione con punte del 50% nel Sulcis, aumenta quella femminile, non si intravede nessuna prospettiva. E il governo, come ha fatto questa mattina sulla stampa il sottosegretario De Vincenti, continua a parlare di costi insostenibili e a presentare 'risposte realistiche' ma che in realtà non rispondono a niente". A dirlo è Enzo Costa, segretario generale della Cgil Sardegna, parlando con Labitalia della grave situazione dell'Isola, in sofferenza per le crisi Carbonsulcis e Alcoa.

"Risposte come quelle date da De Vincenti - aggiunge il dirigente sindacale - non sono quello che i lavoratori si aspettano dalla politica. Se le aziende come Alcoa o Carbosulcis abbandonano il terreno, per la Sardegna c'è solo miseria e disperazione. E queste sono condizioni in cui possono scoppiare lotte e proteste difficili da governare, per tutti. Questo governo tecnico è convinto - conclude - che si possa governare tutto con la logica ragionieristica. Dovrebbe invece ricordarsi che quando la gente va in piazza lo fa perché esprime dei bisogni e difende il lavoro".