"Tra le ipotesi al vaglio del Governo vi sarebbe quella di strutturare un piano di aiuto ai territori colpiti dal provvedimento di risoluzione delle 4 vecchie banche. Bene. E’ da mesi che evidenziamo la stretta connessione fra il futuro delle 4 banche e i territori dove sono storicamente insediate, richiamando l’attenzione e l’iniziativa delle Autonomie locali e delle associazioni economiche e sociali del territorio. Come al solito, invece, constatiamo l’ennesima 'disattenzione' del Governo nei riguardi delle associazioni sindacali dei lavoratori, confederazioni e sindacati di categoria". A scriverlo in una nota congiunta sono le segreterie degli organismi sindacali aziendali della Fisac Cgil dei gruppi Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria, Nuova CariFerrara, Nuova CariChieti.

I rappresentanti della Fisac Cgil ricordano che ci sono circa 7.000 lavoratori fra occupazione diretta e indotto (e relative famiglie) che rappresentano una componente strutturale dell’economia dei territori colpiti dal fallimento delle 4 vecchie banche. "E’ lavoro che crea lavoro - scrivono i rappresentanti - non si pensi di trasformare i lavoratori in effetti indesiderati di bombe intelligenti……., tanto più dopo avere chiesto loro sacrifici economici e drastici ridimensionamenti dei diritti a fronte del salvataggio delle rispettive aziende". In particolare, la Fisac Cgil non ha gradito le dichiarazioni del viceministro all'Economia, Morando, che ha escluso "clausole sociali" a favore dei dipendenti. 

Queste invece le richieste della Fisac Cgil:

Risparmiatori. Ristoro integrale per gli obbligazionisti subordinati non professionali e non istituzionali e dei piccoli azionisti;

Crediti in sofferenza. Revisione del valore stabilito nell’ambito dei provvedimenti di risoluzione del 22 novembre 2015 (appena il 17,6% del nominale contro il 40% iscritto a bilancio dalle Amministrazioni straordinarie) ;

Vincolo all’utilizzo a favore dei risparmiatori delle plus valenze derivanti dalla gestione dei crediti in sofferenza (profitti che verranno riversati nel Fondo di risoluzione gestito dalla Banca d’Italia e finanziato dal sistema bancario ) e, ove necessario, dalla cessione sul mercato delle nuove banche;

Cessione delle 4 Nuove Banche e delle società controllate e partecipate. Chiarezza sulle condizioni dell’offerta e sui criteri di selezione delle manifestazioni di interesse. Priorità a chi garantisce focalizzazione e radicamento sul territorio e salvaguardia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro.