“Il 17, 18 e 19 aprile si terranno per la sesta volta le elezioni per le Rsu in tutti i settori della conoscenza – ricorda Tobia Sertori, segretario generale Flc Cgil Lombardia –. Un appuntamento importante per la democrazia nei luoghi di lavoro, per la rappresentanza del sindacato, oggi ancor più significativo dopo la sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo del ccnl, avvenuta dopo ben nove anni di blocco del contratto collettivo nazionale".

"Attraversiamo da troppo tempo logiche che hanno cercato di ridurre il ruolo di rappresentanza sociale del sindacato, garantita dalla Costituzione, con l’intento di indebolire, nei luoghi di lavoro, tutti i lavoratori.
Con la pre-intesa del ccnl 2016/18, si è aperta una nuova stagione, si sono gettate le basi per il rinnovo del prossimo ccnl 2019/2021 e ridato nuovo ruolo alle Rsu. Dopo nove anni abbiamo ridato un contratto collettivo nazionale a tutte le lavoratrici e lavoratori dei settori della conoscenza. Una trattativa anomala, difficile e complicata con un governo in scadenza e le elezioni politiche alle porte", sostiene il dirigente sindacale.

"Questa ipotesi di ccnl annulla la legge 107 (la cosiddetta buona scuola), riportando in sede negoziale la mobilità del personale, consentendo di nuovo il trasferimento sulla singola scuola, cancellando la 'chiamata diretta' e eliminato il 'bonus premiale' causa di molteplici danni all’interno della scuola. Il contratto – aggiunge Sertori –, di fatto, ha destrutturato e annullato le parti più deleterie della legge 107 e ridato ruolo alla contrattazione sia nazionale che di luogo di lavoro. Un ccnl nuovo nella sua struttura, in quanto primo ccnl del nuovo comparto istruzione-ricerca. Un solo contratto che vale per tutti i settori della conoscenza".

"Lavoratrici e lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca e dei conservatori-accademie sono rappresentati sotto un unico contratto nazionale per la parte comune e specifico nelle sezioni di settore. Il risultato di queste elezioni Rsu sarà determinante per il futuro delle politiche sindacali e del ruolo del sindacato in tutti i settori della conoscenza;  elezioni che con il loro risultato potranno dare una risposta a quella politica che vuole, da sola, rappresentare tutto e tutti senza ascoltare e confrontarsi con chi rappresenta i lavoratori. Sarà, anche, un segnale a chi dovrà governare il Paese dopo le elezioni politiche del 4 marzo. La risposta le lavoratrici e i lavoratori dei settori della conoscenza  la potranno dare in Lombardia nelle 1.144  scuole statali, nelle 7 università pubbliche, negli 11 enti di Ricerca e nelle 8 sedi dei conservatori e accademie,  votando le liste Rsu della Flc", rileva il sindacalista.
 
Ieri, 13 marzo, è scaduto il termine per la presentazione delle liste Rsu. La Flc sarà presente nelle scuole, università, enti di ricerca, conservatori e accademie in più del 90% delle sedi di voto e con 2.600 candidate/i. In Lombardia saranno chiamati al voto più di 180.000 lavoratrici e lavoratori. Nelle ultime elezioni Rsu di tre anni fa votò il 78% degli aventi diritto. Sarà importante il dato della partecipazione, perché rappresenterà la risposta dei lavoratori contro qualsiasi ingerenza legislativa, per la difesa della contrattazione decentrata nei luoghi di lavoro e del contratto collettivo nazionale di lavoro. Ringrazio – conclude il segretario generale Flc – tutte le candidate e i candidati presenti nelle liste della Flc per la disponibilità data. Una prova di partecipazione e senso di collettività. Un grazie a tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno dato il loro contributo per la presentazione delle  nostre liste. Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori. Su le teste!”.