"E’ dei primi di gennaio la richiesta d’incontro che Cgil, Cisl e Uil hanno fatto al sindaco Marino per discutere delle questioni più urgenti che riguardano Roma Capitale: la casa e l’emergenza abitativa, il sociale, le periferie, gli investimenti, il recupero e la riqualificazione, il ruolo e le funzioni delle aziende locali, il decentramento, il patto antievasione e dell’equità e progressività fiscale". Così, in una nota, Roberto Giordano, segretario della Cgil di Roma e del Lazio e Teti Croci, segretaria generale dello Spi Cgil di Roma e del Lazio.

"Per noi - continuano - era del tutto evidente che la scelta di portare nel bilancio 2015 la gran parte dei tagli previsti dal piano di rientro triennale avrebbe comportato tagli ai servizi e un contenzioso senza fine. In questo senso va letta la delibera, cosiddetta “Tariffone”, che il Comune di Roma ha appena licenziato, con l’intendimento di far quadrare i conti con interventi estemporanei e penalizzanti per diverse fasce di cittadini, dai genitori con figli ai nidi comunali agli over 65 (per quanto concerne l’entrata gratuita ai musei)".

"Se si pensa di ripianare il bilancio in questo modo, - aggiungono - siamo assai lontani e permaniamo nell’ambito dell’improvvisazione. E’ evidente che siamo di fronte a un vero e proprio stato confusionale, immaginando interventi spot senza che si abbia un quadro d’insieme rivolto all’affermazione del principio di equità. Anche per questi motivi abbiamo chiesto un incontro sull’applicazione del nuovo Isee, onde evitare che ci si lanci in una applicazione o troppo estensiva o addirittura penalizzante per le fasce più deboli. Invitiamo nuovamente le istituzioni locali ad aprirsi al confronto e a evitare un percorso che, se non condiviso, porterà le organizzazioni sindacali a una nuova stagione di mobilitazioni".