Si sblocca il salario accessorio per i 23.000 dipendenti capitolini. Per i sindacati si tratta di un grande risultato per i lavoratori da tre anni "stanno lottando per difendere la propria dignità da ingiustizie e campagne denigratorie senza precedenti", si legge in una nota di Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio. La giunta procederà, dunque, con la delibera per il pagamento della quota b del salario accessorio, "sospesa dalla gestione Tronca nonostante fosse prevista dal già magro atto unilaterale dell’ex sindaco Marino", continua Di Cola.

"Dopo le decisioni sulle nomine esterne questo è un secondo passo avanti verso la riapertura delle trattative e il superamento dell’atto unilaterale - continua il comunicato –, una vera e propria ferita per Roma Capitale. Oggi ci sono i presupposti per restituire alla città e ai lavoratori un contratto integrativo che parli di qualità del lavoro e dei servizi".

Rivendica il risultato anche il sindaco Raggi: "Siamo tra i primi in Italia ad aver affrontato questo problema e ad averlo risolto senza mettere le mani nelle tasche dei dipendenti. E anzi restituiremo loro i compensi legittimamente maturati". "Nella prossima busta paga – continua Raggi –, a fine novembre, i dipendenti del Campidoglio riceveranno infatti la ormai famigerata 'quota B' del salario accessorio relativa all'anno 2015. L'erogazione continuerà a essere garantita da Roma Capitale anche per il futuro. Inoltre apriremo nuovamente un tavolo di contrattazione con i sindacati per superare l'atto unilaterale e ricominciare una stagione di contrattazione collettiva che riconosca a pieno i diritti dei lavoratori".