“L'emergenza rifiuti nella Capitale è una novità solo per chi vuole fare speculazioni politiche e giornalistiche. Un'emergenza annunciata e dovuta al mancato efficientamento di Ama Spa, all'assenza cronica di mezzi e alla mancanza di infrastrutture". Così Fp Cgil Roma e Lazio, Fit Cisl Lazio, Uil Trasporti Lazio, Fiadel Roma e Lazio intervengono in merito all'emergenza rifiuti nella Capitale. "Nel Lazio - proseguono - e soprattutto a Roma non esiste un vero e proprio ciclo integrato dei rifiuti, manca una dimensione industriale moderna e un'organizzazione in grado di dare risposte all'altezza della situazione. Con l'attuale gestione si sono fatti passi in avanti, ma troppo pochi e per giunta timidi, non in grado di ottenere risultati tangibili”.

“Domani, al tavolo da noi preteso per affrontare la crisi mentre il Sindaco Ignazio Marino continua con i colpi di teatro in conferenza stampa, Ama Spa avrà l'ultima possibilità per mettere in campo un rilancio dell'azienda e quindi dei servizi che offre. Ma i sindacati, che possono dare un grande contributo, da soli non bastano. Serve un'amministrazione seria – aggiungono le quattro organizzazioni sindacali - che abbandoni gli spot dati in pasto ai media e si rimbocchi le maniche, a partire dalla ridefinizione del contratto di servizio scaduto da 10 anni e del rinnovo dell'affidamento in scadenza a giorni”.

“Quanto ai numeri sulle assenze, sempre dati in pasto ai mezzi di informazione, continueremo a non nasconderci. Resta il fatto, grave, che dopo l'accordo sottoscritto un anno fa per contrastare il fenomeno, l'azienda e l'amministrazione non hanno più sollevato il problema né tanto meno fornito dati. Discutere per risolvere i problemi sembra diventata una perdita di tempo. Si preferisce utilizzarli per ottenere un briciolo di visibilità, con il risultato di lasciare la città nel degrado. Se ad esempio ci avessero ascoltati quando sostenevamo che fosse un errore sottrarre 1600 unità alla pulizia per dirottarle sulla raccolta differenziata, oggi non saremmo a questo punto. La priorità resta pulire la città e farlo predisponendo progetti non emergenziali, che garantiscano continuità. Non si perda quest'occasione. Il Sindaco la smetta di scaricare le responsabilità e di lanciare ogni giorno una proposta estemporanea per distrarre dai problemi reali. Servono mezzi e buona organizzazione – concludono i sindacati – e una politica in grado di ascoltare, discutere e avanzare un progetto credibile".