In assenza di rinnovi, da gennaio 2013 la crescita delle retribuzioni contrattuali crollerebbe allo 0,9%. Lo rileva l'Istat in base alle sue proiezioni e in vista della scadenza alla fine dell'anno di gran parte dei contratti dell'industria.

L'Istituto segnala che le retribuzioni contrattuali orarie ad agosto hanno segnato un leggerissimo aumento mensile, salendo dello 0,1%, mentre salgono dell'1,6% su base annua. In termini congiunturali restano però pressoché ferme, mentre su base tendenziale, pur se in piccola accelerazione, rimangono an cora sotto al livello d'inflazione annuo dello stesso mese (+3,2%), con una differenza di 1,6 punti. Quindi il ritmo di crescita dei prezzi è circa doppio.

I contratti in attesa di rinnovo sono 34, di cui 16 nella pubblica amministrazione, relativi a circa 3,8 milioni di dipendenti (intorno ai 3 milioni nel pubblico impiego). La quota di dipendenti coinvolti è pari al 29% nel totale dell'economia. L'Istat sottolinea infine che, sempre ad agosto, tra i contratti monitorati dall'indagine si è registrato il recepimento dell'accordo per i dipendenti delle imprese che effettuano attività ferroviarie.