La Cgil del Veneto invita il Governatore Luca Zaia a recarsi a rendere visita ai migranti residenti nella regione e fatti oggetto di aggressioni razziste.  Ci pare più appropriato chiedere un atto del genere a chi con frasi inopportune alimenta culture xenofobe cui si ispirano poi certe manifestazioni violente che chiamare in causa - additandola quasi fosse responsabile del gravissimo stupro avvenuto a Montecchio - un Ministro della Repubblica che ha sempre profuso un grande impegno per la difesa delle donne e la promozione della convivenza civile e pacifica. Invitiamo anche Zaia a chiarire se concorda con le dichiarazioni del suo compagno di partito, l’Eurodeputato Borghezio, secondo cui la Kyenghe, Ministro di un “Governo del bonga bonga” vuole imporre all’Italia “le sue tradizioni tribali”.  Alla giovane tedesca vittima dello stupro la Cgil del Veneto esprime piena solidarietà e offre il proprio appoggio anche concreto qualora ne avesse bisogno. Piena è la condanna per questo ennesimo episodio di violenza contro le donne che si caratterizza come una delle piaghe del paese e contro la quale poche finora sono state le azioni di contrasto anche nel Veneto. Non dimentichiamo che il numero delle uccisioni di donne, prevalentemente ad opera del partner, è già arrivato in Italia a quota 63 e che di fronte a questi drammi nessuno ha mai guardato il colore della pelle degli aggressori, delle vittime e dei loro figli.  Viene invece da interrogarsi quanto una cultura maschilista e machista favorisca certi comportamenti e se non sia il caso che la Regione attivi una seria campagna, a partire dalle scuole, per rendere più radicato quel senso del rispetto verso gli altri - a partire dalle donne e dagli immigrati - che deve essere il collante di una società evoluta e civile capace di proiettarsi verso il futuro.