Martedì 23 maggio anche in Piemonte i lavoratori delle Province manifesteranno, davanti alla Prefettura di Torino e nelle province di Alessandria, Novara, Cuneo, Biella, Vercelli, VCO. Ad Asti invece la mobilitazione proseguirà nella giornata del 25. A Torino i lavoratori della Città Metropolitana partiranno alle ore 10.00 con un corteo dalla sede di Corso Inghilterra per raggiungere Piazza Castello, mentre le segreterie regionali incontreranno il Presidente Unione Province Piemontesi, Emanuele Ramella. 

L’iniziativa, promossa dalle categorie unitariamente a livello nazionale, è stata fortemente voluta, viste le continue difficoltà in cui versano le Province che “con i tagli subiti nel processo di riorganizzazione – dichiarano i segretari generali piemontesi di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Giovanni Esposito, Mauro Giulattini, Roberto Scassa - non riescono a garantire neppure servizi basilari come quelli della manutenzione delle strade, delle scuole, e quindi, men che meno, sopperire alle gravi condizioni dei Centri per l’Impiego che andrebbero rilanciati in una fase di crisi del lavoro come quella attuale e, invece, sono sotto organico con molti lavoratori a tempo determinato da moltissimi anni e operano in sedi fatiscenti”. 

“Speriamo che anche questa mobilitazione – sottolineano i tre segretari - così come quella nazionale dei presidenti degli Enti Provincia, possa servire a stimolare il Governo a mettere mano ai conti e trovare le risorse necessarie non solo per rimettere a posto le strade, tagliare l’erba sui cigli delle strade o nelle rotonde, o per aprire dignitosamente il prossimo anno scolastico che nuovamente si presenterà difficoltoso per molti istituti scolastici piemontesi, ma anche per decidere di voler finalmente riconoscere ai lavoratori pubblici, dopo otto lunghi anni, le necessarie risorse per recuperare, in parte naturalmente, l’inflazione, ma soprattutto parte dei tanti sacrifici sopportati per i grandi carichi di lavoro che le condizioni precarie di lavoro hanno obbligatoriamente loro imposto per garantire degnamente i servizi ai cittadini”.