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Continua anche oggi (22 dicembre) l’occupazione degli uffici di molte Province da parte dei dipendenti pubblici che rischiano ora di rimanere senza lavoro, mentre gli enti stessi temono il default finanziario. Da segnalare, tra gli altri, il presidio organizzato dalle ore 9.30 alle 12.30 a Milano: un sit-in regionale organizzato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia.
Il presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, pur dando ampie rassicurazioni sul pagamento degli stipendi, ha fatto sapere che “se la legge di Stabilità non cambierà non sarà possibile garantire ai cittadini tutti i servizi che oggi vengono erogati, dalla manutenzione delle strade alla gestione delle scuole”.
Per Michele Gentile, responsabile della pubblica amministrazione per la Cgil nazionale, la legge non prevede un meccanismo unico e quindi rischia di essere una soluzione diversa per ogni situazione, mentre non è ancora stato risolto il problema dei mille precari i cui contratti stanno per scadere con la fine dell’anno.
Sempre oggi, a Treviso davanti alla sede della Provincia, si tiene la manifestazione regionale dei lavoratori veneti in concomitanza con la riunione regionale dei presidenti delle Province. I lavoratori chiedono un incontro con i presidenti, anche in vista dell'incontro con la Regione in programma per domani. Intanto proseguono le occupazioni e le iniziative nei singoli enti. Con i tagli nel Veneto sono a repentaglio circa mille posti di lavoro.