“Un giudizio positivo” sul dispositivo della sentenza emesso oggi (12 settembre) dalla Corte d'Appello di Bologna – relativo al secondo grado di giudizio dei riti abbreviati nel Processo Aemilia – è stato espresso da Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna, costituitisi parte civile insieme alle Camere del Lavoro di Modena e Reggio Emilia.

“La sentenza – affermano i sindacati – rileva principalmente che l'impianto accusatorio, in questo delicatissimo processo, ha retto ed è stato confermato, riconoscendo il grande sforzo della Procura generale. Come organizzazioni sindacali abbiamo contribuito – per il ruolo di parti civili esercitato in questo, come nel processo in corso a Reggio Emilia – a ottenere un risultato estremamente difficile, vedendo confermate le condanne del primo grado per il delitto di caporalato aggravato dal metodo mafioso. Attendiamo le motivazioni per le valutazioni ulteriori riferite al dispositivo di sentenza”.

“Nel frattempo – conclude la nota – prosegue con ancora più determinazione l'impegno dei sindacati, insieme alle altre parti civili, per far valere le ragioni del lavoro e la tutela di diritti così duramente colpiti dalla associazione mafiosa di stampo 'ndranghetista radicatasi nel territorio emiliano”.