Due giorni di seminario per approfondire lo stato delle politiche in materia di salute e sicurezza in Italia. Un’iniziativa importante, che la Cgil organizza, e ospita nella sua sede nazionale di Roma, assieme a Cisl, Uil e Società nazionale operatori della prevenzione (Snop). “Attualità e prospettive della prevenzione nei luoghi di lavoro”, questo il titolo della due-giorni di seminario, che si tiene oggi (giovedì 19 febbraio) e domani (venerdì 20). Il programma, articolato in mattino e pomeriggio per entrambe le giornate, prevede l’esposizione di relazioni, discussioni plenarie e l’organizzazione di tre gruppi di lavoro sui temi dell’assetto istituzionale, delle semplificazioni e delle “nuove sfide nel lavoro che cambia” (scarica il documento introduttivo). L’apertura e la chiusura del seminario sono affidate al responsabile Sicurezza della Cgil nazionale Sebastiano Calleri, previsti anche gli interventi dei responsabili nazionali Sicurezza di Cisl e Uil, Cinzia Frascheri e Marco Lupi, e di esponenti della Snop.

“L’idea del seminario nasce unitariamente l’anno scorso” spiega Sebastiano Calleri: “ci sembrava infatti importante, soprattutto in un periodo come questo, caratterizzato da una crisi che cambia i paradigmi del lavoro e da una possibile revisione degli assetti istituzionali e legislativi in materia di salute e sicurezza”. In questo percorso è stato facile l’incontro con la Snop, che “rappresenta un gran numero di operatori e professionisti della prevenzione presenti e attivi sul territorio italiano, portatori di saperi e punti di vista che è bene socializzare, discutere e anche condividere ove possibile”. Obiettivo del seminario, continua il responsabile Sicurezza Cgil, è “verificare la possibilità di iniziative comuni sui temi di più stretta attualità, come l’Agenzia unica ispettiva, le semplificazioni, i nuovi rischi nei luoghi di lavoro e il cambio di ‘vision’ sul cosa e come produrre”. A questo proposito “l’ipotesi è anche di future iniziative pubbliche di presa di posizione qualora gli interventi governativi o parlamentari non ci soddisfacessero, visto che dopo l’emanazione dei primi provvedimenti attuativi del Jobs Act dovrebbe essere interessato più direttamente il nostro ambito prevenzionale”. L’ultimo aspetto analizzato, conclude Calleri, è “l’ambito europeo, anch’esso interessato a una dinamica sociale e politica su cui con la Snop condividiamo molte preoccupazioni”.

Sono quindi tantissimi i temi che saranno affrontati nella due giorni. Dalla contrattazione aziendale (già oggetto di un documento unitario nell’ottobre scorso), indicata come strumento principale per la crescita delle tutele dei lavoratori e della redditività delle imprese, all’approccio verso i cosiddetti “nuovi rischi”, come lo stress o tutti quelli derivanti dalla precarietà del lavoro, che sindacati e Snop giudicano inadeguato e approssimativo. Dalle “semplificazioni” (anch’esse oggetto di un documento unitario dello scorso novembre), che per gli organizzatori vanno fatte allo scopo di evitare duplicazioni e confusioni, non certo per favorire il laissez faire e la riduzione dei diritti, all’assetto istituzionale, che vede sindacati e Snop prodursi in uno sforzo considerevole di ridisegno dell’intero sistema prevenzionale del paese.