“In riferimento alla nota della Cgil del 23 febbraio, nella quale si chiede, per la ricorrenza dell'anniversario dell'uccisione di Placido Rizzotto, l'uso di piazza Garibaldi per il giorno 10 marzo, dalle ore 9,30 alle ore 11,30, per l'organizzazione di una manifestazione che miri a ricordare il suo sacrificio, con la presente si comunica che l'amministrazione comunale ha già programmato per la stessa data, dalle ore 10 alle 11,30, l'organizzazione dello stesso evento”. È il testo della lettera con cui l'amministrazione comunale di Corleone ha negato alla Cgil l'uso della piazza centrale cittadina per la tradizionale commemorazione della morte del sindacalista, avvenuta il 10 marzo 1948.

“Noi, per antica abitudine – dichiara il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo - abbiamo inoltrato la richiesta della piazza al sindaco per organizzare la commemorazione di un nostro sindacalista ucciso, ai cui funerali di Stato ha presenziato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come grande atto di riconoscimento per tutti i sindacalisti uccisi dalla mafia. Il sindaco, senza discutere né con noi, né con i dirigenti locali del sindacato né con i familiari di Rizzotto, quest'anno ha ritenuto invece di non darci la piazza".

E' la prima volta che accade: "È una nostra precisa scelta - spiega ancora Campo - quella di rivolgerci alle amministrazioni, ai sindaci in particolare. Noi abbiamo questa abitudine. In tutte le commemorazioni lo facciamo, è stato così a Villabate per Nunzio Sansone, per Andrea Raia a Casteldaccia, per Filippo Intili a Caccamo, per Epifanio Li Puma a Bagheria. Quando commemoriamo i nostro i dirigenti cerchiamo e invitiamo i familiari e i sindaci. E se per anni non abbiamo commemorato un sindacalista ucciso, abbiamo chiesto scusa ai familiari. E sempre, alle nostre iniziative, ci sono state le istituzioni politiche e militari e le associazioni della società civile”.

“Per noi – aggiunge Enzo Campo – i dirigenti sindacali uccisi rappresentano la memoria, la storia, di tutta l'Italia. Noi abbiamo questo orgoglio. La nostra memoria non è di parte ma è la memoria collettiva nazionale”. Oggi il segretario della Cgil Enzo Campo chiederà alla presidente della commissione nazionale antimafia Rosy Bindi, presente a Palermo per un convegno della Cgil Sicilia, di intervenire sulla vicenda per fare chiarezza.