Cresce lo sconcerto, in casa Cgil, per le dichiarazioni di Pina Picierno. "Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false – ha detto l'eurodeputata del Pd questa mattina durante la trasmissione tv Agorà - o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò". Poi Picierno ha corretto il tiro: "Non era mia intenzione lanciare accuse. Se le mie affermazioni hanno dato questa impressione, mi dispiace. Rispetto il sindacato e il popolo della piazza, ma altrettanto rispetto chiedo nei confronti dell'attuale governo". Ma ormai la frittata è fatta. E le reazioni alle frasi fuori luogo di Picierno non si sono fatte attendere.

"Attacchi gratuiti e superficiali, che mirano a distogliere l’attenzione dai reali problemi del paese e dalle difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori – non davvero chi ha pagato i pullman per la manifestazione". È il commento di Mariagrazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil Nazionale. “La Filcams, come la Cgil tutta, da anni è impegnata ogni giorno e su tutto il territorio nazionale, a cercare di difendere la grande emorragia occupazionale, conseguenza della crisi”, prosegue la segretaria. “La mancanza di posti di lavoro, di contratti che possano garantire il reale sostentamento economico, di un welfare di sostegno concreto che vada incontro alle tante esigenze sociali, sono queste le difficoltà che dobbiamo cercare di risolvere con interventi mirati e strategici, che diano al paese una nuova linfa vitale ed energia per un miglior futuro dell’Italia”. “Invece di continuare a cercare un capro espiatorio responsabile dei mali del paese, è necessario ora dare risposte concrete alle difficoltà, individuare gli interventi necessari per far riprendere l’economia e i consumi, e ricominciare a crescere; mettendo in campo, tutte le forze possibili, senza proseguire con superficiali attacchi mediatici.”

“Ci vuole davvero poco rispetto per le persone, per liquidare una grande manifestazione di popolo con quella battuta volgare sui 'pullmann pagati' e le 'tessere false'. Di battute volgari come quelle di Pina Picierno potremmo riempire un libro, ma abbiamo il difetto di trattare le persone con attenzione e di cercare sempre di rispettarle attraverso la nostra serietà”. Così Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil. “Se Picierno e il nuovo corso del Pd vogliono davvero lanciare una sfida al sindacato, aprano un dibattito per approvare in tempi celeri una legge sulla rappresentanza. Nel lavoro pubblico c'è e funziona. Attraverso le elezioni delle Rsu si votano i propri rappresentanti e si misura nazionalmente il peso del organizzazioni dei lavoratori. E non ci sono più alibi. Né per i sindacati – conclude Dettori - né per la politica che si lascia andare alle battute da bar”.

"Pensare di ridurre la manifestazione del 25 ottobre ad una polemica sui costi dei pullman o, peggio ancora, su tesseramento falso dimostra che la forza di migliaia di lavoratori e lavoratrici, giovani e pensionati in piazza con la Cgil fa davvero paura”. Questo, invece, il commento di Elena Lattuada, segretario generale della Cgil Lombardia. “Si possono non condividere le proposte della Cgil – prosegue - così come l'intervista del suo segretario generale di oggi, ma certo non si può denigrare il ruolo e la forza di una organizzazione sindacale, usando temi e toni che rievocano fasi politiche che non appartengono a nessuna forza di sinistra o di centro-sinistra. Consigliamo alla compagna Picierno - conclude Elena Lattuada - di guardare alla condizione delle persone e di provare, con la sua azione parlamentare europea, a difendere i posti di lavoro nel nostro Paese a partire dai siderurgici, anziché denigrare la Cgil e offendere tutti coloro che hanno riempito piazza San Giovanni a Roma".

“Siamo adesso anche alla disinformazione, con la diffusione di notizie false e tendenziose che offendono tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazioni di sabato”. Così il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro: “Pregasi attenersi alla politica e agli argomenti politici- conclude il segretario della Cgil Sicilia- oltre che al merito delle questioni che la Cgil sta ponendo con forza nell’interesse di tutto il mondo del lavoro”.

"Un attacco volgare, inaccettabile, violento da parte della parlamentare Picierno, nota per il suo trasformismo da una corrente all’altra del Partito Democratico, per 'accomodarsi' con il vincitore di turno". Questo il commento dei segretari generali Cgil Campania e Napoli, Franco Tavella e Federico Libertino in merito alle dichiarazioni della Picierno. "Sono altrettante note - sottolineano Tavella e Libertino - le sue 'esternazioni' vuote di contenuto e prive di senso. Dovrebbe vergognarsi, chiedere scusa alle lavoratrici e ai lavoratori, ai pensionati, ai precari, che con sacrificio personale si sono autotassati per la manifestazione del 25 ottobre a Roma. Parla di tesseramento della Cgil e, non sa cosa dice. Il nostro è certificato e i dati sono consultabili e a disposizione di tutti. Può dire lei altrettanto?".

“La manifestazione organizzata dalla cgil di sabato 25 ottobre u.s. ha visto la partecipazione di tanti lavoratori con tanti pullman, pagati e sostenuti dai nostri contributi e dalle sottoscrizioni volontarie”. Così le Rsu dell'azienda Petti (Campania), che poi si rivolgono direttamente a Picierno: “Se ti ritieni una democratica conosci bene le risorse del sindacato.... siamo noi lavoratori l`unica risorsa! e con grande orgoglio contribuiamo ogni mese a tenere in vita la Cgil! l’unica organizzazione sindacale che ci tutela”.

Anche le Le RSA dei lavoratori in somministrazione della società Salerno Pulita “ritengono inopportune e offensive le dichiarazioni della deputata del Partito Democratico Pina Picierno. Siamo iscritti alla Cgil – spiegano - e versiamo mensilmente la quota sindacale e il tutto è certificato dalle nostre buste paga. Siamo stati eletti dai lavoratori in azienda con un voto democratico e trasparente. Abbiamo eletto i nostri rappresentanti di categoria durante l'ultimo Congresso e non consentiamo a nessuno quindi di parlare di tessere false. Abbiamo contribuito con una sottoscrizione individuale di 2,50 euro alle spese per la mobilitazione del 25 ottobre, perché il sindacato siamo noi, è dei lavoratori, e nessuno può dire il contrario”.

La Camera del Lavoro Metropolitana di Messina “respinge sdegnata il vergognoso attacco rivolto dall’on Picierno alla Cgil. Come in ogni occasione la Confederazione Generale Italiana del Lavoro organizza le manifestazioni con la partecipazione di lavoratrici e lavoratori e con le risorse dagli stessi versate volontariamente con le trattenute su stipendi e pensioni. Evidentemente – argomenta il sindacato messinese - l’on Picierno sa poco di come funziona il sindacato, come evidentemente poco sa dei lavoratori e del mondo del lavoro. Molto probabilmente vedere il 25 ottobre quella moltitudine in carne ed ossa, con tantissimi giovani e precari, ha innervosito una rappresentanza politica che ha dovuto prendere atto che la Cgil – a differenza di quanto andavano sostenendo – ha una forte rappresentanza in tutto il mondo del lavoro”.

“Se il cambiamento di Renzi è tradire i valori e il pensiero della storia che ha visto nei partiti della sinistra, del centrosinistra e nel sindacato i soggetti che hanno ricostruito questo Paese e difeso i valori dei padri Costituenti, dando sfogo, tramite deputate/i del partito democratico, ad insulti di basso profilo innanzitutto verso le lavoratrici, i lavoratori e i cittadini che hanno partecipato alla grande manifestazione del 25 ottobre e alla Cgil (e sindacato tutto); se questo è il cambiamento, la democrazia in questo Paese è in pericolo”. Così il segretario generale lombardo della categoria delle lavoratrici e dei lavoratori della Conoscenza della Cgil, Tobia Sertori. “Alle persone che hanno affrontato un viaggio lungo e faticoso con anche 20 ore di pullman, non nelle auto blu con autista, per portare la loro voce e quella della Cgil in quella piazza democratica, l’onorevole Picierno dovrebbe chiedere scusa pubblicamente. L’onorevole Picierno - conclude Sertori - non sapendo nulla della storia del sindacato, dice falsità e frasi da bar. Non è proprio quello che ci si aspetta da chi siede nel Parlamento Europeo”.

“Le parole della Picierno hanno dell’incredibile. Appartiene alla vecchia classe dirigente di questo Paese che non sa cos’è un congresso perché probabilmente non ne ha mai fatto uno e non sa cos’è una manifestazione sindacale perché non ha mai avuto bisogno di parteciparvi. Ciò che appare evidente è la crisi di nervi propria di chi si accorge del vuoto pneumatico delle proprie parole”. Lo ha detto Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil.

"Mentre i lavoratori, le famiglie, i disoccupati, i pensionati, bussano alle porte del Ministero dello Sviluppo economico e del Governo per avere risposte concrete (come per esempio un piano industriale per il Paese!), il governo e chi lo rappresenta cosa fa? Attacca la Cgil e i suoi iscritti. Evidentemente la manifestazione del 25 ottobre non è bastata per far capire che con la Cgil e nella Cgil c’è il paese reale, ci sono le persone e c’è la volontà ferma di lottare per la difesa dei diritti, della dignità e dell’identità delle persone. Persone che hanno sostenuto la manifestazione pagando una sottoscrizione volontaria e permettendo a tutti di partire per Roma." Lo afferma Salvatore Arnesano, Segretario Generale Provinciale CGIL Lecce: "Questo perché crediamo che il lavoro non è una concessione, né una carità: ed è per questo che i diritti conquistati, a costo di grandi sacrifici, dagli uomini e dalle donne che hanno fatto la storia del Paese, e anche la storia della Cgil, continueranno ad essere difesi".

“La Piazza di San Giovanni del 25 ottobre ha scoperto i nervi di chi in questo Paese da mesi sta perseguendo un disegno di continuità rispetto alle politiche economiche e sociali dei Governi precedenti contro il lavoro e i diritti dei lavoratori”. Lo afferma la Cgil Emilia Romagna: “Invitiamo l’On. Picierno a contare le nostre tessere, sono più di 5 milioni, e di confrontarsi con i lavoratori, a partire da quelli della AST, per farsi spiegare come e perché erano in piazza il 25 ottobre a Roma insieme alla Cgil”.

Infine, lapidaria, Carla Cantone: "Di quello che dice la Picierno non me ne importa un fico secco", ha detto il segretario generale dello Spi Cgil a L’aria che tira.