La quarta delle sei misure del Piano anti-crisi elaborato dalla Cgil riguarda gli “investimenti pubblici”. Il sindacato intende avviare un nuovo piano di investimenti infrastrutturali immediatamente cantierabili, sottolineando “che il governo ha commesso un errore a tagliare gli investimenti in infrastrutture che sono passati dal 2,4 al 2,1 per cento del Pil”; sia di ripristinare il Fondo aree sottoutilizzate (“con il decreto 112/08 le decisioni di spesa per il Fas sono state centralizzate a discapito delle Regioni e delle autonomie locali, alle quali sono stati sottratti circa 13 miliardi di euro” ricorda la Cgil), rispettando pienamente l’obbligo di destinare l’85 per cento delle risorse del Fondo al Sud. Tra le altre misure, si chiede il sostegno ai processi di risparmio ed efficienza energetica, il rafforzamento degli investimenti nella bonifica delle aree industriali inquinate, un maggiore impegno per l’edilizia popolare e per affitti più leggeri.

Terapia d’urto per l’Italia