La seconda delle sei misure del Piano anti-crisi elaborato dalla Cgil riguarda il “sostegno al reddito”. Il primo intervento è la riduzione del prelievo fiscale su salari e pensioni nel prossimo biennio, da attuare mediante detrazioni o con la restituzione del fiscal drag, a partire da 500 euro nel 2008 (tredicesima mensilità). La Cgil chiede poi l’estensione della platea dei pensionati che ricevono una quattordicesima mensilità e la “revisione del sistema di calcolo per la determinazione dell’aumento dei redditi da pensione”, l’agevolazione nella ricontrattazione dei mutui (“ponendo parte degli oneri a carico del Tesoro e sostituendo l’Euribor con il tasso applicato dalla Bce al rifinanziamento delle banche quale tasso di riferimento per il calcolo delle rate dei mutui a tasso variabile”), l’adozione della tariffa sociale nei servizi di carattere economico generale, il contenimento di tariffe e ticket per i servizi a domanda collettiva e individuale, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale e contributiva.
Terapia d’urto per l’Italia
Piano anti-crisi Cgil, le misure a sostegno del reddito / 2
5 novembre 2008 • 00:00