Pesaro - La Cgil e lo Spi di Pesaro Urbino hanno realizzato un progetto rivolto alle donne terremotate dell’Aquila. Si tratta di un programma di solidarietà concreta, oltre che un’occasione per fare la conoscenza – attraverso le testimonianze dirette – delle donne del comitato aquilano “Terre Mutate–tre anni di resistenza quotidiana”, che saranno ospitate a Pesaro il 16 e 17 marzo. In piazza del Popolo, nel cuore della città, è già stata allestita una tenda che ha un duplice valore simbolico: quello del post-terremoto e quello di un luogo delle donne.

I promotori dell’iniziativa hanno anche organizzato una raccolta di fondi con l’obiettivo di ricostruire, all’Aquila, una Casa delle donne, realizzando così un desiderio condiviso da molte nella martoriata città abruzzese, quello di un luogo dove incontrarsi, tessere relazioni, fare politica e ritrovarsi. È il desiderio di chi sa che l’Aquila non sarà mai ricostruita come prima del terremoto, pur avendo compiuto l’incredibile sforzo di ricostruzione civile e morale, di rapporti e relazioni, di un tessuto sociale lacerato dal sisma che le new town non possono certamente ricucire.

Una ricostruzione, raccontano le donne di “Terre mutate”, ostacolata dal tentativo di militarizzare una città fantasma. Venerdì 16 marzo, per l’apertura, il programma prevede incontri con i sindaci e gli amministratori del territorio, poi con gli studenti delle scuole superiori di Pesaro e Fano, ma anche concerti, spettacoli, letture e un mercatino. A questo proposito, l’associazione DM di Fano ha realizzato diversi oggetti sia su tela che su terracotta con la stampa del rosone della Basilica di Collemaggio.

All’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Pesaro Urbino, collaborano anche le associazioni Donne in Nero di Fano, Casa delle Donne di Pesaro, DM e il Comitato fanese per il parco. Chi vuole saperne di più può visitare il sito www.laquiladonne.com.