Amnesty International ha chiesto al governo del Bangladesh di decretare una moratoria sulle condanne a morte disposte negli ultimi mesi dai suoi tribunali speciali per i crimini di guerra, come primo passo per una totale abolizione. In una dichiarazione alla stampa Abbas Faiz, ricercatore bengalese di Amnesty, ha detto che la condanna a morte del parlamentare del Partito nazionalista bengalese (Bnp), Salauddin Quader Chowdhury, "non è il modo corretto di dare giustizia alle molte vittime della Guerra di liberazione" del 1971.

La condanna a morte di Chowdhury è stata l'ennesima inflitta dai due tribunali per i crimini internazionali che a Dacca stanno processando i fondamentalisti islamici accusati di "crimini contro l'umanità". Al riguardo Faiz ha sottolineato che "il Bangladesh deve revocare le condanne a morte nei confronti di Chowdhury e degli altri (cinque). Si tratta infatti di una punizione estrema, crudele e inumana e mai può essere un mezzo per fare giustizia".