"I tagli alle risorse dei patronati, 150 milioni messi nero su bianco nella legge di Stabilità, e in questi giorni in discussione in Parlamento, sono un attacco diretto contro i cittadini e le piccole e medie imprese". Così, i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, la presidente delle Acli di Roma e i presidenti delle associazioni datoriali (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cia) in una lettera inviata ieri ai parlamentari eletti a Roma e nel Lazio affinchè sostengano "l'abrogazione della norma".

"Se venissero confermati questi tagli, un prelievo improprio di risorse del Fondo patronati – scrivono ancora –, non solo non sarebbero più garantiti i servizi finora offerti, ma migliaia e migliaia di persone rischierebbero di perdere il lavoro: una percentuale del 70% degli organici complessivi dei vari patronati. Una scelta inopportuna e dannosa, che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei patronati. Disoccupati, pensionati, lavoratori, cittadini stranieri e italiani all’estero, piccole e medie imprese si troveranno a pagare per un servizio fino a oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto. L’uguaglianza di accesso ai diritti sarà cancellata".

La lettera si chiude con l'invito a un incontro il 27 novembre, alle ore 11.30, presso l’Hotel Nazionale (Sala Capranichetta), "per approfondire nel miglior modo la questione".