E' crisi profonda in Molise per il comparto alimentare della pasta, uno dei settori trainanti dell'economia regionale. A lanciare l'allarme sono i sindacati, che denunciano l'inefficace programmazione regionale. Dei quattro grandi pastifici della regione (La Molisana, Guacci, Villa Italia, Colavita), i primi tre sono in forte difficoltà, mentre il quarto riesce ancora a tenere quote di mercato. A navigare ancora in cattive acque 'La Molisana', lo storico pastificio di Campobasso nato nel 1912 e che ha conosciuto una crescita constante fino a due anni fa quando crisi del settore e scelte aziendali discutibili ne hanno portato al declino, tanto che l'azienda venne dichiarata fallita e concessa, dalla curatela, 'in affitto' al gruppo alimentare 'Maione' di Napoli. Prima della crisi 'La Molisana' era arrivata ad impiegare fino a 210 dipendenti producendo fino 500 mila quintali di pasta. Oggi invece i dipendenti sono 72 e la produzione si e' all'incirca dimezzata. All'atto dell'affitto delle strutture aziendali il gruppo partenopeo riavvio' la produzione e assicuro' il reinserimento in azienda di altri 85 entro l'11 novembre 2005. Questa data venne poi posticipata, per mancanza di volumi produttivi, al 11 novembre di quest'anno. Una possibilita', quella del reinserimento degli 85 operai che il segretario regionale della Flai-Cgil, Erminia Mignelli, ritiene 'molto difficile'. 'Il problema maggiore degli 85 dipendenti in cassa integrazione in attesa di essere reintegrati - spiega la sindacalista - sta nel fatto che sono giovani, la maggior parte di loro ha fra i 30 ed i 35 anni, e cio' impedisce di pensare anche da un prepensionamento'. Una situazione simile la sta vivendo anche il pastificio 'Guacci', altra azienda storica nata a Campobasso nel 1890. 'I suoi 30 dipendenti - ricorda la Mignelli - dal 5 ottobre entreranno in mobilita' perche' la produzione, a causa dell'obsolescenza dei macchinari, verra' trasferita ad Eboli, in provincia di Salerno'. Cosi', al dramma della chiusura dell'azienda dopo quasi 100 anni ed alla perdita del lavoro per 30 dipendenti si sommera' quello di altri 30 lavoratori che ruotavano nell'indotto del pastificio. 'Per questi -sottolinea Erminia Mignelli- non e' previsto nessun sostegno statale essendo dei piccoli imprenditori di se stessi'. Ultimo 'capitolo' nero di una 'crisi annunciata', come la definisce il segretario della Cgil, e' la crisi del pastificio Villa Italia' di Triveneto (Campobasso). Nata nel 2003, l'azienda impiegava in principio 35 dipendenti scesi oggi a 20. 'Quasi tutti capi di famiglie monoreddito -ricorda la sindacalista- che percepiscono lo stipendio a singhiozzo ogni due o tre mesi e che vedono il loro futuro lavorativo sempre piu' incerto per la crisi del settore'. Fa eccezione in questo panorama desolante il pastificio 'Colavita', che dopo un periodo di crisi durato quattro anni, e' riuscito a risalire la china, recuperando quote di mercato e scongiurano il licenziamento di ognuno dei suoi 50 dipendenti, grazie al 'contratto di solidarieta'.