Cgil, Cisl e Uil di Parma esprimono in un comunicato congiunto un giudizio negativo sulla "delibera del Consiglio comunale che ha previsto la (s)vendita progressiva di 52 milioni di azioni Iren di proprieta' del Comune di Parma, gia' date in pegno alle banche a garanzia della situazione debitoria di Stt", una delle partecipate comunali in crisi. Questo secondo quanto riporta l'Ansa. Il sindaco a 5 Stelle Federico Pizzarotti aveva gia' esercitato nei tempi previsti il diritto di recesso dal patto di sindacato per tutte le azioni Iren rimaste di proprietà diretta del Comune (1,74% del capitale) e poter accedere alla vendita alla scadenza del primo luglio 2015. Le altre quote azionarie
erano gia' state date in pegno alle banche a garanzia della situazione debitoria creata dalla precedente Amministrazione comunale di centrodestra. Nella vendita i sindacati stigmatizazno tra l'altro il fatto che il Comune
rinunci cosi' "per sempre, oltre ai dividendi (quasi 4 milioni di euro), alle sue funzioni di controllo (governance), di indirizzo e di sviluppo dei cicli integrati e dei servizi erogati in tutto il territorio parmense".