La situazione in Europa resta delicata per molti paesi. Pier Carlo Padoan, capoeconomista dell’Ocse, non drammatizza i segnali dei mercati ma ridimensiona il rischio Italia. “Questa settimana – spiega in un’intervista a Il Messaggero – risente in particolare di previsioni di crescita negative, anche in regioni extraeuropee come gli Stati Uniti, dove c'è un andamento più positivo ma i dati sull'occupazione sono deludenti, Segni di debolezza arrivano inoltre dalle economie emergenti. Tutti dati che rendono i mercati nervosi. E in Europa, c'è un paese come la Spagna che sta attraversando qualche difficoltà".

E sul governo Monti e la crescita, Padoan spiega: “Da parte mia, non ho mai pensato che l'azione del governo Monti si potesse distinguere in una prima e in una seconda fase. Mi pare invece che si tratti di un insieme di misure che riguardano un'intera agenda politica di riforme, dalla concorrenza all'energia al mercato del lavoro. Non dimentichiamo che per 15 anni l'Italia ha avuto una crescita asfittica e ha accumulato elementi di freno che non erano mai stati aggrediti” “Questo governo – continua – deve agire su problemi strutturali che richiedono tempo per portare frutti. Il codice del lavoro ha bisogno di una riforma che va ben oltre l'articolo 18. La riforma proposta dal governo Monti è molto ampia e va nella direzione giusta. Mi auguro che tutti sapranno dare prova di senso di responsabilità. Non dimentichiamo dove eravamo a fine anno: sull'orlo del baratro, vicinissimi alla situazione della Grecia. Non perdiamo questo slancio”.