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“Nel momento in cui si riduce concretamente la libertà delle persone si rischia di segnare un punto a favore del terrorismo che va contrastato con più libertà, democrazia e integrazione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante la manifestazione a Roma della comunità islamica contro il terrorismo, "Not in my name".
Pur non sottovalutando l'importanza del rafforzamento delle misure di sicurezza dopo gli attentati di Parigi e del Mali, il leader della Cgil mette in guardia dal rischio che le politiche europee vadano nella direzione del restringimento delle libertà democratiche.
“Non ci può essere terrorismo né prospettiva di insicurezza e paura – ha detto ancora – ma il messaggio mi pare chiaro: no alle guerre in nome della religione, ma anche no a quelle causate dal petrolio o dal commercio delle armi”.