Mettere fine alle storture fiscali e previdenziali dei lavoratori a partita Iva: è con questo intento che NIdiL Cgil ha messo a punto degli emendamenti alla legge di Stabilità attualmente in discussione in Parlamento.

“Per NIdiL la tutela dei lavoratori in partita Iva non si esaurisce nella pubblicazione di un comunicato – commenta Claudio Treves, segretario generale della categoria degli atipici e precari della Cgil – Per questo, oltre ad essere stati tra i primi a segnalare le ipocrisie delle slide del presidente del Consiglio, che nascondevano un pesante aggravio nel regime fiscale dei titolari di partita Iva, abbiamo messo a punto emendamenti specifici che correggono quelle storture, ma colgono anche l'occasione per risolvere definitivamente la stranezza di lavoratori il cui regime previdenziale non prevede compartecipazione da parte dei loro committenti”.

A tal fine, spiega il sindacalista, si prevede che anche per questi lavoratori il costo contributivo non potrà mai essere superiore a quello del lavoratore dipendente, e che il costo residuo gravi obbligatoriamente sul committente: va ricordato che oggi la rivalsa sul committente è solo facoltativa e limitata al 4%. “Così – sottolinea Treves – non ci saranno più né indebite concorrenze al ribasso tra le tipologie contrattuali, né inutili aggravi di costo sul singolo lavoratore autonomo”.

NIdiL chiede inoltre che il regime forfettario valga per cinque anni al 5% (il Governo prevede attualmente il 15%), che ci sia una fase d'avvio ulteriormente agevolata per quattro anni anziché tre come stabilito nel ddl, e che il tetto reddituale sia elevato a 30mila euro anziché 15mila, come vorrebbe l’esecutivo.

Per quanto riguarda infine altre tipologie contrattuali rappresentate da NidiL, il sindacato chiede che il percorso agevolato di partecipazione ai concorsi per la pubblica amministrazione sia percorribile anche a chi ha prestato la propria opera in somministrazione (lavoro interinale); e di stabilizzare gradualmente i lavoratori in collaborazione ex Lsu impiegati nella scuola.