È arrivato nella notte il cosiddetto decreto salva-risparmio con lo scudo da 20 miliardi di euro per gli istituti in difficoltà, a partire da Monte dei Paschi di Siena, per la quale è fallito l'ultimo tentativo di aumento di capitale sul mercato. Il decreto serve ad evitare la risoluzione della banca con il bail-in attraverso una ricapitalizzazione precauzionale pubblica ed un meccanismo in due fasi per tutelare gli obbligazionisti retail.

Un provvedimento che era stato richiesto con urgenza proprio ieri (22 dicembre) dalle organizzazioni sindacali Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin, Sinfub e Ugl Credito, che in una nota invitavano l'esecutivo a salvaguardare "un settore come quello del credito su cui si fonda la tenuta economica del Paese, tutelando così lavoratori e risparmiatori”. 

Intanto, la Borsa Italiana ha comunicato che il titolo di Mps oggi resterà sospeso dalle negoziazioni a Piazza Affari per decisione della Consob. "Una decisione assolutamente normale", ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "L'ammontare dell'intervento di ricapitalizzazione precauzionale sarà sufficiente a colmare i requisiti che sono stati identificati con gli stress test -ha aggiunto Padoan- Questa meccanismo 
 attivato dal governo è naturalmente utile a Mps, ma è pensato per altre possibili situazioni. Vedremo se ci saranno altri istituti che faranno domanda".